Il sindaco di Oria c’è ed è già nelle sue funzioni, per la giunta ci sarà ancora da attendere. Non tanto, a sentire Cosimo Ferretti, ma almeno la proclamazione degli eletti per evitare sorprese. Tradotto: ancora qualche giorno di pazienza prima di capire chi saranno gli assessori che lo circonderanno e di quale ramo amministrativo si dovranno occupare.
«Ho già più di qualche idea – dichiara il primo cittadino – ma prendo ancora un po’ di tempo e attendo la proclamazione degli eletti per evitare che possano esserci sorprese nell’ufficializzazione dei risultati elettorali anche perché so che in altri comuni limitrofi dalla proclamazione qualche modifica è spuntata».
Unico indizio fornito al momento dallo stesso sindaco: la squadra sarà composta da gente competente.
Insomma, per le certezze si tratta di attendere ancora qualche giorno, sebbene – come sempre – sia già cominciato dalla settimana scorsa il toto-assessori. Un gioco al confine con la fantapolitica, con a volte un fondo di verità, nel quale si sbizzarriscono soprattutto gli addetti ai lavori.
Così, nei giorni scorsi è spuntata fuori l’ipotesi che Claudio Zanzarelli, candidato sindaco in quota Partito Democratico sconfitto al primo turno e che ha poi garantito l’appoggio esterno a Ferretti al ballottaggio, possa rientrare nella rosa dei papabili per un assessorato. Indicato da chi? Probabilmente non dal suo partito, ma da un consigliere comunale della stessa maggioranza. In un caso del genere – smentito dagli ambienti vicini al sindaco – per il Pd scatterebbe in Consiglio comunale il primo dei non eletti, cioè Domenico D’Ippolito, senza che gli stessi democratici si trovassero ufficialmente a dar manforte a un’amministrazione di centrodestra.
Altro nome che circola è quello di Francesco “Mario” Fistetti: il professore universitario, da sempre e dichiaratamente uomo di sinistra, sarebbe stato interpellato per il settore Cultura, ma non è dato sapere se si tratti soltanto di un’indiscrezione.
Francesco Biasi (primo degli eletti in quota Unione di Centro) stavolta potrebbe voler assumere un impegno diretto in giunta, dopo l’esperienza nelle assise con a capo l’ex sindaco Cosimo Pomarico.
Idea in rosa quella di Rossella Pinto, già per breve tempo assessore al Bilancio nella giunta Pomarico, e commissaria cittadina dell’Udc. Va da sé che, nel caso in giunta dovesse entrarci Biasi, con ogni probabilità ne starebbe fuori Pinto e viceversa. Ciò, per una questione di rappresentatività di un solo partito, peraltro non tra i più suffragati, nel quintetto assessorile (le liste collegate a Ferretti erano ben sei, delle quali cinque rappresentate in Consiglio).
Di certo c’è poi che anche Uniti con Ferretti e Identità e Coesione – le liste civiche che hanno racimolato più voti all’interno della coalizione – reclamano visibilità e giusto riconoscimento per lo sforzo prodotto e il risultato ottenuto.
Discorso a parte, poi, per la presidenza del Consiglio comunale e la commissione elettorale (due tra i primi provvedimenti che dovrà adottare la nuova assemblea elettiva): sarà premiato, come da prassi, il più votato della coalizione (Gianfranco Sorrento) o prevarranno altri criteri, come quello del consigliere anziano (maggior numero di preferenze personali sommate al totale dei voti di lista; in questo caso in testa c’è Lino Spina di Uniti con Ferretti)?
Tanti dubbi, poche certezze e tutta una serie di ipotesi, molte delle quali destinate a sgonfiarsi da un giorno all’altro, anzi: da un’ora all’altra.