L’opposizione comincia, questa volta, prima che il sindaco e la maggioranza si siano insediati: è un’opposizione costruttiva, ma è pur sempre opposizione, quella promossa dal movimento socio-politico “Cambiamo Storia”, che sarà rappresentato in Consiglio comunale ad Oria da Angelo Mazza.
Il primo spunto di riflessione per neo-proclamato sindaco è rappresentato dai lavori in piazza Lorch, cominciati qualche giorno prima che le urne decretassero la sua vittoria per poco più di 100 voti ai danni della sfidante Maria Lucia Carone, sostenuta anche dalle altre liste civiche Insieme per Oria, Oria è e Legalità – questi due presenti nelle assise con un consigliere a testa così come Cambiamo Storia – e Sviluppo per Oria (che in Consiglio sarebbe entrata solo in caso di vittoria di Carone).
Qui di seguito il contenuto della Pec inviata dal movimento direttamente a Cosimo Ferretti:
Egr. Sig. Sindaco,
con riferimento ai lavori in corso per il rifacimento di Piazza Lorch e, in particolare, per quanto attiene alla cantierizzazione dell’area ed alla disciplina della viabilità nella stessa Piazza Lorch ed in Via Torre S.S., stabilita con ordinanza del Responsabile del 6° Settore “Polizia Municipale” n. 23 del 31 maggio 2015,
PREMESSO CHE
secondo quanto riferito dallo stesso responsabile del 6° Settore alla presenza del Segretario Generale in occasione della riunione del 5 giugno scorso avente ad oggetto i comizi elettorali, la ditta appaltatrice- alla data dell’otto giugno (data di inizio lavori) – avrebbe occupato la sede stradale per una misura di ml. 2, il che avrebbe reso impossibile garantire il parcheggio delle auto sul lato libero delle due vie onde consentire il transito sia dei mezzi pesanti impegnati nei lavori, sia dei pullman di linea;
la cantierizzazione dell’area è in realtà avvenuta in data 12 giugno scorso e, rispetto a quanto previsto o, quanto meno, rispetto alle informazioni forniteci, la recinzione del cantiere ha invaso la sede stradale di Piazza Lorch per soli 40 cm. circa.
alla luce di quanto riportato al punto precedente, l’ordinanza n. 23 avrebbe potuto/dovuto essere modificata per garantire la possibilità di parcheggio e di carico/scarico merci, salvaguardando con ciò gli interessi dei commercianti le cui attività risultano ubicate in loco;
non si comprende il motivo per cui nel primo tratto di Piazza Lorch venga inibita la sosta mediante l’utilizzo di ingombri mobili, oltretutto precariamente e pericolosamente assicurati al terreno, che comunque costituiscono una reale occupazione della sede stradale né più né meno di una autovettura parcheggiata longitudinalmente al marciapiede o, come si suol dire, “a nastro”;
non si comprende il motivo per cui il divieto permanga anche nelle ore pomeridiane, quando il cantiere è fermo ma le attività commerciali continuano ad operare tra mille difficoltà;
CHIEDIAMO
che la S.V. voglia intervenire immediatamente per garantire il massimo contemperamento dell’interesse pubblico a che i lavori di rifacimento della piazza abbiano una regolare esecuzione con le esigenze dei commercianti che stanno subendo una gestione approssimativa della viabilità pubblica che è di esclusiva competenza comunale.
A tal fine, ci permettiamo di suggerire alcune possibili modifiche alla ordinanza n. 23 del 31/05/2015:
1) sostituire il parcheggio di tipo “a spina di pesce” con la tipologia “a nastro” lungo il primo tratto di Piazza Lorch, dalla intersezione con via Torre S.S. e fino all’edificio sede della Polizia Municipale, con ciò consentendo la possibilità da parte dei commercianti di svolgere regolarmente la propria attività;
2) eliminare il divieto di parcheggio nel tratto successivo di Piazza Lorch, fino all’inizio di Via Mario Pagano;
3) sollecitare la ditta appaltatrice a modificare l’ingresso al cantiere, allocandolo in prossimità della punta della piazza: si garantirebbe un accesso diretto ai mezzi pesanti con maggiori possibilità di manovra e una minore interferenza con le normali attività di cittadini e commercianti.
Sicuri di un favorevole riscontro alla presente, cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.
Il movimento socio-politico Cambiamo Storia