Francavilla, terremoto in Noi Ci Siamo: il consigliere Camarda caccia tutti, ma Bruno minaccia di spedirlo all’opposizione

 

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Bei tempi: quando il Movimento Noi CI Siamo era ancora unito

Quasi un golpe: il movimento va cambiato, cambio il movimento. Questo è stato, almeno all’apparenza, il ragionamento seguito dal consigliere comunale in quota Noi Ci Siamo, anche vicepresidente del Consiglio, Antonio Camarda, che in quattro e quattr’otto ieri ha deciso di sovvertire le gerarchie del soggetto politico da lui, e da altri, fondato l’anno scorso prima delle amministrative di Francavilla Fontana e di cui è stato il primo segretario. Con uno stringato comunicato, Camarda ha in sostanza stabilito che alcune figure non fossero più funzionali al progetto e, in buona sostanza, le ha fatte fuori.

Quelle figure rispondono ai nomi del segretario Salvo Di Gaetano, della candidata alle scorse regionali Monica Ciracì e del professor Vincenzo Zizzo. Al loro posto, un nuovo responsabile: Pier Paolo Lucchese, candidato consigliere comunale, nel 2014, con Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, finora estraneo a Noi Ci Siamo, ma molto amico di Camarda. Solo che, oltre a suscitare l’ovvio malcontento degli interessati, Camarda ha fatto politicamente innervosire anche il sindaco Maurizio Bruno, il quale su facebook ha minacciato di mandare il consigliere fuori dalla maggioranza qualora non dovesse tornare sui propri passi.

Ma da dove trae origine l’insoddisfazione di Camarda e, pare, di Antonio De Franco, un altro dei fondatori del movimento da sempre vicino al consigliere?

Sembra dal modesto risultato conseguito dal movimento alle regionali e dalla Federazione Alto Salento (una rete di liste civiche riconducibili a Noi Ci Siamo e sparse per la provincia) in occasione dell’ultima tornata elettorale.

«Il movimento è fermo e non sta più crescendo, quindi cambiamo», sarebbe stato l’antefatto del “colpo di Stato” messo a punto da Camarda.

Oggi, intanto, Di Gaetano ha convocato alle 18,30 una riunione d’urgenza per chiarire la questione.

«Mio compito è quello di ristabilire l’ordine – dichiara Di Gaetano certo di essere ancora segretario – anche perché le cariche direttive si rinnovano, secondo Statuto e per elezione, ogni due anni e io non ho ancora terminato i primi 12 mesi: non ho alcun interesse economico in questa attività e, anzi, ci perdo anche, ma sono convinto che il futuro del movimento sia nel ritorno alle origini, nel ritorno a interessarci ai problemi concreti della città di Francavilla per poter tornare a essere apprezzati dalla gente».

 

 

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