La radio trasmette alla Volante del 113: “Ponte Garibaldi, una ragazza è caduta nel Tevere”. E poi: “Un ragazzo sta cercando di salvarla, l’ha agganciata con la cintura”. Il piede preme sull’acceleratore, la strada si stringe per la velocità, illuminata a intermittenza dai bagliori blu delle sirene accese. L’arrivo sul posto, le gambe nude della giovane stesa sul selciato, circondata dai soccorritori del 118. E’ viva, e piange, straziata dal dolore delle fratture. Accanto, il suo angelo custode, l’uomo che l’ha strappata all’abbraccio mortale del fiume: il carabiniere francavillese Euprepio Di Summa.
Sono immagini straordinarie quelle riprese dal videomaker Marco Petruzzelli e pubblicate sul suo canale “Reportermarco” e “Tvreporter.it”. Un video di cinque minuti e mezzo che immortala i momenti salienti dell’intervento eseguito nella notte tra martedì e giovedì a Roma, per trarre in salvo una turista statunitense gettatasi nel Tevere. Al loro arrivo, fortunatamente, la ragazza era già fuori. A salvarla, come già detto, l’eroico militare Di Summa che in quel momento non era nemmeno in servizio.
Un dettaglio del filmato impressiona più di altri: la superfice del fiume è frastagliata da onde e schiuma, la corrente è forte, impetuosa. E lascia intedere quale sia stato il rischio corso dal giovane militare di Francavilla. Il cameraman lo intervista, gli pone domande, ma lui, quasi come se non avesse fatto nulla di straordiario, minimizza: “Non è successo niente”. Poi racconta: “L’ho vista da sola, le ho chiesto ‘tutto a posto? Tutto ok?’, poi mi ha sorriso, mi ha guardato e si è buttata di sotto”. Il racconto di un dramma, ma anche di un’impresa eroica, straordinaria che lascia il segno. Ma che a lui sembra quasi ordinaria amministrazione. Lo abbiamo contattato, ma Di Summa preferisce non commentare: “Però ringrazio tutta la mia città, la mia Francavilla, per il grande affetto che mi sta dimostrando”.