Le plance sono pressoché deserte: appena una manciata di manifesti e quindi nessun problema per quanto concerne l’occupazione di spazi non concessi o, peggio, concessi ad altre liste. La partita delle multe ad Oria si gioca al chiuso dei comitati elettorali, soprattutto quelli presi in fitto dai candidati alle elezioni regionali. Già una decina le contravvenzioni rilevate dal corpo di polizia municipale al comando del capitano Emilio Dell’Aquila.
Si è trattato perlopiù di materiale propagandistico affisso o comunque esposto in prossimità degli affacci sulla pubblica via da parte degli aspiranti consiglieri di via Capruzzi a Bari. Se è possibile infatti esporre simbolo e nome del partito o movimento, non è altrettanto possibile fare propaganda diretta per Tizio o Caio: gli stampati con i loro faccioni sorridenti e l’invito al voto possono stare all’interno dei locali, ma non devono essere visibili dalla strada.
Non così in diversi casi segnalati dagli agenti di polizia locale alla Prefettura, cui spetta ora quantificare l’importo delle sanzioni.
In un caso è stata anche rilevata una violazione concernente la pubblicità sonora, la classica auto che circola per le vie della città inneggiando a questo o a quel politico: anche in questo caso, vietata la propaganda diretta, ma possibile annunciare comizi o appuntamenti elettorali.
Calma piatta, invece, per quanto concerne le plance: pochissimi i manifesti affissi e dunque nessuna necessità per i poliziotti locali di mettere mano al taccuino.