Soldi, tanti soldi, in cambio di una promessa: la più agognata, quella di un posto di lavoro, quella che ti dà ancora un afflato di speranza, l’illusione di una possibilità tanto grande, da indurti a credere in chiunque, da indurti ad aggrapparti anche all’appiglio più scivoloso. Un sindacalista di Francavilla Fontana è ora nel mirino della Procura di Brindisi per aver fatto tutto questo: aver venduto ad alcuni disoccupati del posto l’illusione di un posto di lavoro. Migliaia di euro – avrebbe spiegato alle presunte vittime – per permettergli di agganciare Tizio, oliare l’ingranaggio di Caio, passare il nominativo a Sempronio.
Però quei posti, ideati sulla base di una proposta indecente, non sono mai arrivati. I soldi sì, quelli sono stati consegnati e presi. Ma il lavoro no, non è mai arrivato. Sarebbero almeno 5 le persone inciampate nel sindacalista in questione, associato pare a una sigla tra le più importanti. E tutti, stanchi di aspettare e inseguire il pifferaio magico per la restituzione del denaro, si sono rivolti a un legale per denunciare il presunto raggiro. Le vittime chiedono giustizia, e soprattutto pretendono che venga loro resa la somma versata. Perché non si parla di spicioli.
C’è chi ha sborsato 5mila euro, chi 14mila, chi l’intera liquidazione del precedente lavoro. Uomini e donne che hanno svuotato i portafogli dei pochi risparmi messi da parte per potersi assicurare un futuro, un lavoro, che lui, il sindacalista, aveva promesso loro di trovare in poco tempo. In meno di 10 giorni: e per questo, in meno di 10 giorni, doveva incassare tutti i contanti.
Per farne che? Agevolare l’assunzione presso imprenditori di sua conoscenza, avrebbe detto ai cinque, nel corso di incontri tenuti tassativamente sempre davanti allo stesso bar. Incontri che però le vittime avrebbero documentato, producendo una mole di prove sufficiente a reggere le pesanti accuse. Ora il caso, dalla sfera privata, è passato in quella della giustizia penale. Il sindacalista è sotto la lente della Procura di Brindisi cui ora sta la decisione di vagliare le prove, raccoglierne eventualmente delle altre, e decidere di conseguenza.