Iniziato nel 2008 e concluso nel 2012, il progetto Rainbow Families ha coinvolto tredici nuclei familiari in tutta Italia: tre coppie di uomini, otto di donne, una madre single. L’indagine fotografica di Eleonora Calvelli è lo spaccato di una rapida trasformazione che, accanto al modello tradizionale – madre, padre, figli – vede affermarsi nuovi paradigmi familiari, con nuclei composti da un solo genitore (single, coppie separate e divorziate), da genitori omosessuali, da coppie di fatto, da famiglie allargate. Un percorso narrativo lungo e articolato che ha spesso varcato i nostri confini nazionali per approdare in Spagna, dove Eleonora Calvelli ha documentato i matrimoni civili di quattro coppie, e in Danimarca dove la fotografa ha seguito il tentativo di concepimento portato avanti da una coppia di giovani donne presso una clinica per la fecondazione assistita.
Un primo nucleo del lavoro è stato presentato nel 2009 presso la Regione Liguria, a Genova, durante il Gay Pride; nel 2010 al Napoli Pride presso la Sala Gemito e nell’autunno dello stesso anno a Roma presso l’Istituto Superiore Antincendi in occasione della rassegna fotografica Fotoleggendo. Il progetto Rainbow Families, già finalista al Lucca Digital Photo Festival 2009, ha ottenuto una menzione al Lucca Digital Photo Festival 2010 e una all’International Photography Award, nella Sezione People: Family Pro.
La finalità dell’iniziativa riguarda la sensibilizzazione al tema dell’omogenitorialità in un momento storico di vivace fermento culturale e normativo sulla questione a livello internazionale. La scelta dell’allestimento all’aperto, in uno dei luoghi più frequentati dalle famiglie, è dovuta alla volontà di sollecitare l’opinione pubblica a una riflessione matura e consapevole non solo circa le problematiche vissute dai nuclei famigliari diversi da quelli tradizionali, ma anche della assoluta normalità delle loro vie.
