Sono stati tutti dissequestrati gli immobili cui erano stati apposti i sigilli, lo scorso anno, nell’ambito della maxi-operazione denominata “Villa Franca”, condotta dalla polizia locale di Francavilla Fontana sotto la direzione del sostituto procuratore Valeria Farina Valaori.
Dopo l’annullamento con rinvio da parte della Cassazione, dunque, il gip ha stabilito la cessazione delle esigenze cautelari che avevano condotto al “congelamento” di quelli che – secondo il teorema accusatorio – avrebbero dovuto essere fabbricati rurali ed erano invece stati trasformati in villette di villeggiatura, in alcuni casi provviste persino di piscine al posto dei tradizionali “piloni” per l’irrigazione dei campi. Dunque ora il Riesame, invitato a pronunciarsi il prossimo 11 giugno, non potrà che dichiarare inammissibili i ricorsi già presentati.
L’inchiesta nel frattempo prosegue e, accantonata per un attimo la tesi del “sistema”, si concentra sui singoli casi di presunto abusivismo edilizio, anche se nel frattempo le ville sono tornate nella legittima disponibilità dei proprietari. Si ricorderà come le persone sottoposte a indagini fossero 199, tra le quali anche tecnici del Comune, e circa 100 gli immobili per i quali il gip Giuseppe Licci, concordando con le tesi del pm Valori, nel febbraio dello scorso anno aveva disposto il sequestro.