Solita premessa per i soliti censori della tastiera: questo articolo non grida al miracolo, non parla di sangue, di prodigi, né attribuisce alcunché a fantasmi e altri abitanti del paranormale. Ci limitiamo a descrivere e raccontare un fenomeno che, al momento, non ha una spiegazione. E’ una curiosità che a noi ha suscitato interesse: a voi la libertà di giungere alle conclusioni che più vi aggradano. Ora i fatti: da circa una settimana si assiste a Palazzo di Città, esattamente di fronte alla grande porta d’ingresso che introduce al Castello di Francavilla e che si affaccia sull’incrocio tra via Municipio e corso Umberto, a un fatto piuttosto singolare, e per ora inspiegabile.
Una delle chianche calcaree poste all’entrata dell’antico maniero, la più centrale rispetto alle altre, in corrispondenza del grande portone, si colora quasi ogni mattina di uno strano liquido il cui colore sfuma dal violaceo al rosso. Il fluido sgorga in abbondanza, tanto che alcuni rivoli si diramano dalla chianca seguendo il lieve declivio che porta su via Municpio. Da quando il liquido ha fatto la sua comparsa in tanti si sono soffermati ipotizzandone la causa. Ma ogni volta la macchia, trovata di primo mattino, è stata ripulita, non dando la possibilità di approfondire al meglio il caso.
La prima volta infatti si è pensato una semplice macchia, lasciata involontariamente da uno degli operai lì al lavoro. Poi, il giorno dopo, il liquido si è ripresentato. E allora se ne è cercata la causa. Stando la chianca in questione in corrispondenza di uno dei balconi del castello, si è cercato di capire se il fluido precipitasse dall’alto, ma niente. Tutto regolare. A quel punto è stato chiesto il parere della restauratrice impegnata nei lavori al castello, e lei non ha potuto che confermare. Quel liquido non proviene dall’esterno, ma “trasuda” dalla mattonella stessa. Se le cose stiano effettivamente così, se si tratti invece di altro, di un’alga, muffe o di una qualche sostanza presente sotto la pavimentazione, saranno eventuali accertamenti futuri a chiarirlo. Per ora resta il mistero: l’ennesimo di Palazzo Imperiali.
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