L’hanno trovato appeso al ramo di un albero del giardino di casa dei suoi, intorno al suo collo un cappio. Si sarebbe tolto la vita poiché senza lavoro e, per questo, caduto in depressione il 25enne Raffaele De Matteis, figlio di Giuseppe, referente salentino dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, che da sempre si batte contro la pena di morte e per un miglioramento delle condizioni di detenuti ed emarginati.
La tragedia è avvenuta la scorsa notte, attorno all’una, a Torre Santa Susanna. I carabinieri della locale stazione trasmetteranno un’informativa sull’accaduto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, ma si è trattato con ogni probabilità di suicidio conseguenza della disoccupazione con cui il 25enne si trovava a dover fare i conti quotidianamente da troppo tempo. Anche se Raffaele non ha lasciato alcun messaggio indirizzato ai suoi cari.
Suo padre, intanto, in lacrime, lancia un appello alla classe politica: aiutate i giovani a costruirsi un futuro.
A lui è giunto in queste ore anche il cordoglio di Marco Pannella, Rita Bernardini e Sergio D’Elia (segretario nazionale di “Nessuno tocchi Caino”).