Un’aggressione incomprensibile, costata alla vittima una corsa in ospedale e all’autore una condanna a 10 mesi di reclusione. La pena, pesante se si tiene conto della scelta del rito abbreviato, è stata inflitta dal tribunale di Taranto a un giovane nigeriano ospite dello Sprar di Maruggio per rifugiati e richiedenti asilo. Il 26enne è stato portato davanti al giudice dopo che un marocchino residente nel piccolo comune della costa ionica si è presentato presso la locale stazione dei carabinieri per denunciare l’aggressione subita. La vittima ha raccontato ai militari di essere stato preso a calci e pugni, senza alcuna ragione, da un certo Jeff Afebu.
L’improvviso scatto di violenza si era verificato poco prima, alle 16 e 50, mentre l’uomo, 63 anni, operatore generico presso lo stesso centro, stava accompagnando gli ospiti dello Spar a scuola nel centro di Maruggio. Ai carabinieri ha raccontato di essere stato colpito alle spalle dal 26enne, che dopo avegli sferrato calci e pugni lo ha sbattuto al muro. Poi, venuto a conoscenza dell’intenzione della vittima di denunciare l’accaduto, lo ha avvicinato e minacciato: “Se vai dai carabinieri ti ammazzo”. Nonostante l’intimidazione il marocchino 63enne, cardiopatico, ha sporto querela, e assistito dall’avvocato Domenico Attanasi, ha portato il suo aggressore davanti al giudice. Che, nonostante il rito abbreviato, lo ha condannato a 10 mesi di reclusione e a un risarcimento danni di mille euro.