Un massacro. Quello previsto: almeno da chi si è sempre opposto. Perché gli ulivi da abbattere a Oria non saranno “solo” 7, come pareva ormai certo fino a qualche giorno fa. I triangolini rossi sulla mappa del sito della Regione Puglia che indicano quali alberi tagliare ed eradicare in contrada Frascata, si sono moltiplicati in maniera impressionante. Ora sono diventati 40 (vedi grafica in basso). Ma c’è di più. L’Unione Europea ha infatti stabilito che anche tutti gli alberi ospiti entro un raggio di 100 metri da quelli ritenuti affetti da Xylella dovranno diventare legna da ardere. Il testo del metodo imposto da Bruxelles è chiaro: “Rimozione e distruzione delle piante infette e di tutte quelle ospiti nel raggio di 100 metri, a prescindere dal loro stato di salute”. Insomma, il numero di alberi da eliminare a Oria sarà una cifra a due zeri, e forse tre, continuando di questo passo.
Le nuove estreme misure, già in programma ma non ancora rese ufficiali, sono state confermate ieri al termine della riunione del comitato europeo per la salute delle piante. La soluzione del “vuoto biologico” varrà, al momento, solo per le aree a nord della provincia di Lecce (quindi Oria), non a Sud, dove le misure saranno stabilite in un secondo momento. I rappresentanti dell’Italia si sono opposti a misure che potrebbero fare tabula rasa di interi oliveti e mettere in ginocchio le economie locali, ma nulla hanno potuto contro la strenua opposizione dei partner europei (in primis Grecia, Francia e Spagna).