Un altro candidato sindaco nel mirino della Procura: chiesti 4 anni e mezzo di carcere

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strillone-A-Vincenti

comune-erchie-palazzo-ducaleQuattro anni e sei mesi di carcere. Questa la pena chiesta dalla Procura di Lecce per uno dei candidati sindaco di Erchie, anche se a distanza di 15 anni dai fatti contestati. L’aspirante primo cittadino di Fratelli d’Italia Domenico Margheriti, 56enne già vicesindaco dell’omonimo Giuseppe Margheriti, vedrà il prossimo 8 giugno chiudersi il primo grado del processo per la bancarotta di tre aziende del gruppo Marzo, assieme ad altri 11 imputati. Esattamente una settimana dopo la chiusura delle urne che potrebbero consegnargli la fascia tricolore della città. Risultato? Qualora la richiesta della Procura dovesse, anche solo in parte, essere accolta, Margheriti dovrebbe già dimettersi per gli effetti della legge Severino. Ed Erchie potrebbe vantare a quel punto il sindaco meno duraturo d’Italia.

Secondo l’accusa, fra il 1999 ed il 2000, sono state effettuate a vario titolo dagli imputati falsificazioni e alterazioni delle scritture contabili, con l’obbiettivo di coprire la voragine da diversi milioni che portò al fallimento della società Camposole Industria Alimentare, dell’Ittica Ugento e di S.P.T. ACQUA. L’aspirante primo cittadino Domenico Margheriti, per il quale il pm ha chiesto 4 anni e mezzo di galera, rischia insomma di veder vanificata la sua corsa allo scranno più alto del Comune già in partenza. Non resta quindi che attendere. L’ultima udienza è stata fissata, come detto, all’otto giugno prossimo.

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