Avrebbe dovuto essere un’occasione di festa e libero sfogo del talento e del divertimento, si è invece trasformata, per colpa dei soliti pochi idioti, in una sorta di rave party – per quanto autorizzato – dove l’unica regola era l’assenza di regole. Se ne apprende soltanto ora, ma la Giornata dell’Arte – tradizionale appuntamento d’iniziativa studentesca – che si è tenuta venerdì scorso nella villa comunale di Francavilla Fontana è andata a finire in un modo davvero inaspettato: con l’intervento della Croce Rossa a soccorrere uno dei partecipanti feritosi al volto dopo essere cascato, pare da solo, nell’anfiteatro. Per lui, condotto in ospedale, fortunatamente nulla di serio.
La manifestazione è stata a un certo punto addirittura sospesa, come previsto dall’ordinanza per il pubblico spettacolo, dagli agenti di polizia municipale – solo in quattro a sorvegliare circa 1.500 persone, oltre alla protezione civile – che hanno avuto il loro bel da fare. All’uscita dal polmone verde cittadino, inoltre, è scoppiata anche una rissa originata da futili motivi – una ragazza contesa – con due studenti che si sono presi a cazzotti e, non senza difficoltà, sono poi stati separati dalle forze dell’ordine e dai loro stessi compagni.
Nonostante gli espressi divieti, sembra che ai giardini pubblici siano entrati alcool e altro tipi di sostanze sui quali ora si cerca di far luce in una relazione di servizio che gli uomini della polizia locale consegneranno al comandante, dottor Antonio Cito, non appena sarà terminata.
Lo scorso anno, la commissaria straordinaria del Comune, dottoressa Mariarita Iaculli, non aveva rilasciato l’autorizzazione relativa alla medesima iniziativa per questioni di opportunità ma anche tecnico-giuridiche: a chi sarebbe stata intestata e chi ne avrebbe dovuto rispondere?
Quest’anno, invece, il problema non si sarebbe posto e l’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Bruno che, con ogni buona intenzione, per il tramite dell’assessora Anna Maria Padula, avrebbe dato impulso agli uffici comunali ad autorizzare l’evento.
E, infatti, l’autorizzazione per il pubblico spettacolo è stata concessa al Comitato studentesco.
L’assessora Padula, contattata telefonicamente, commenta così l’accaduto: «Sono molto amareggiata per la piega che ha preso la manifestazione – dichiara – ma sono disposta a mettere la mano sul fuoco riguardo la correttezza e l’educazione degli organizzatori: diciamo che le cose non sono andate proprio come dovevano a causa di alcuni ragazzi, i quali hanno dimostrato di non sapersi comportare i modo civile».
«Ed è stato un peccato – conclude Padula – poiché il Comitato studentesco si era impegnato al massimo, sostenendo anche sforzi economici non indifferenti, per garantire la qualità del concerto il buon andamento della festa, mentre noi dal canto nostro avevamo cercato di garantire la sicurezza e l’ordine della stessa»
In realtà, al di là degli espliciti obblighi e divieti imposti agli organizzatori, la situazione sarebbe degenerata forse a causa dei soliti pochi che hanno finito per penalizzare la maggioranza che era lì con il solo scopo di onorare la Giornata dell’Arte.
Testimoni raccontano di un minorenne che nello zainetto scolastico nascondeva almeno 15 bottiglie di birra, che – a suo dire – gli aveva comperato il papà…