I cavalieri dell’Ancri scrivono al commissario prefettizio di Oria: “Non s’infanghi la memoria dell’eroe Salvo D’Acquisto intitolando ad altri il piazzale che porta il suo nome”

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Il parco archeologico di via Erodoto prima dei lavori

Con la lettera che si pubblica qui di seguito, il presidente nazionale dell’Ancri (Associazione nazionale Cavalieri al merito della Repubblica italiana), Tommaso Bove, prende posizione sulla prossima intitolazione di un piazzale, già intitolato a Salvo D’Acquisto, a un comune cittadino – deceduto a seguito di un tragico incidente stradale nel 2009 – in cambio dei lavori di riqualificazione del parco archeologico retrostante. La questione sorse durante la passata amministrazione guidata da Cosimo Pomarico, che decise di accettare la proposta della famiglia Pasculli, di Brindisi. Per re-intitolare quell’area, però, è necessario revocare la precedente intitolazione.

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Esponenti Ancri al termine del recente congresso a Corato


Ed ecco dunque, quando mancano pochi giorni all’inaugurazione, fissata per il 9 maggio, l’appello del cavalier Bove, indirizzato al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, al prefetto di Brindisi, Nicola Prete e al commissario straordinario del Comune di Oria, Pasqua Erminia Cicoria:

E’ stata segnalata a quest’Associazione l’intenzione, da parte dell’Amministrazione Comunale di Oria (BR), di cambiare l’intitolazione dello slargo antistante all’area archeologica di via Erodoto di Alicarnasso, intitolato nel 1988 al Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, Eroe Nazionale e Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Pur non essendo intento dell’ANCRI entrare nel merito delle motivazioni che, in caso di veridicità di quanto appreso, porterebbero a una simile incomprensibile determinazione, non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra ferma contrarietà verso una decisione che, se fosse effettivamente assunta, sarebbe oltremodo deleteria, in quanto, visto il particolare momento storico che sta vivendo la nostra società, in cui una graduale perdita dei valori etici e morali sembra prevalere sulle virtù civiche e sul senso di appartenenza alla Patria, esempi fulgidi come quello di Salvo D’Acquisto, rappresentano la sola possibilità di poter ripristinare un sano profilo nazionale.

Riteniamo anche che rimuovere dalla toponomastica cittadina il nome di Salvo D’Acquisto, un Uomo, cioè, che non ha esitato ad affrontare da solo la morte, equivalga a negarGli di continuare a essere idealmente tra la gente. Egli, come si legge nella motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare, col Suo gesto, riuscì a imporsi perfino “al rispetto dei Suoi stessi carnefici”;

l’auspicio di noi Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana è che oggi Salvo riesca almeno ad avere il giusto e sacrosanto rispetto di quella gente per la quale, senza esitare, ha donato la Sua giovane vita, innocente tra innocenti!

Per questi motivi, nella speranza che non si voglia davvero cancellare dalla memoria della collettività un così splendido esempio di fedeltà alle Istituzioni e di cristiano amore per il prossimo, punti di riferimento fondamentali per i nostri giovani, auspichiamo fiduciosamente che sia rivista la determinazione de qua.
Distinti saluti.

Cav. Tommaso Bove

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