Francavilla, Curto: «La delibera sui pullman è da Corte dei conti ma non solo: ecco tutte le cose che non quadrano»

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Euprepio Curto, consigliere comunale Progetto per l'Italia
Euprepio Curto, consigliere comunale Progetto per l’Italia

Si riceve e pubblica:

La famigerata delibera con cui la Giunta comunale ha stanziato la somma di 4.500,00 euro per l’utilizzo di due pullman “per la partecipazione di una delegazione della Città di Francavilla Fontana” alla finale nazionale di Coppa Italia, categoria “Eccellenza” , rappresenta la sintesi dell’approssimazione, della superficialità e della stessa arroganza con cui l’attuale amministrazione comunale gestisce la cosa pubblica.
Premesso che il giudizio sulla delibera va stralciato rispetto alla necessità di fornire il giusto riconoscimento alla bella impresa della Virtus Francavilla, vanno rilevate alcune non secondarie anomalie.

La delibera viene approvata il 9 aprile ma viene affissa all’Albo pretorio il 21 aprile, e cioè solo il giorno prima dell’evento, sicché, in tal modo, sono state eluse le finalità dell’Albo.

Altra anomalia. La delibera, all’oggetto, reca testualmente. “ …. Fornitura di due pullman per la partecipazione di una delegazione della città di Francavilla Fontana”. Successivamente, invece, l’espressione “delegazione” viene sostituita da quella di “cittadini-sostenitori”, e subito dopo da quella di “delegazione di amministratori, di rappresentanti dell’A.s.d. e di tifosi”, onde appariva molto complesso comprendere quali soggetti, e a che titolo, nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, dovevano essere gli effettivi beneficiari.

Altra anomalia, intrisa di evidente illegittimità, meglio: d’illiceità, se si tiene conto della imminente scadenza elettorale, l’aver lasciato la scelta dei partecipanti alla Dirigenza dell’Associazione Calcistica Virtus Francavilla, fatto che è stato smentito dalla società, la quale, addirittura, in un comunicato ufficiale ha chiaramente detto di non aver mai chiesto nulla all’Amministrazione comunale, e che i suoi stessi dirigenti avevano per tempo provveduto autonomamente ad organizzarsi per l’importante trasferta. Fatto che, collegato all’accertata non presenza di amministratori nei due pullman, fa emergere l’assenza di una sia pur “deviata” finalità istituzionale della delibera.

Ultima “perla”. L’aver considerato come proprie le risorse finanziarie inserite nel capitolo “Organi istituzionali”, così da poterne liberamente disporre.

Al di là dei rilievi sul rispetto delle norme di contabilità pubblica, un dato politico emerge con solare e inquietante evidenza: questi signori hanno scambiato la cosa pubblica per cosa propria, e per raggiungere i propri obiettivi, palesemente clientelare, utilizzano tutti gli artifizi possibili (e non è la prima volta) per conseguire un miserevole risultato.

Questa volta però l’hanno fatta veramente grossa, tanto che, almeno in questa circostanza, condivido solo in parte le valutazioni fatte al riguardo dall’avvocato Domenico Attanasi, che ha parlato di materia da Corte dei Conti. Sì, caro Domenico, quella delibera è sicuramente materia di Corte dei Conti. Ma non solo…

Euprepio Curto 

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