Si riceve e pubblica:
Se è vero che l’ennesima vicenda che ha visto protagonista (in negativo) l’assessore Nicola Cavallo ha coperto di ridicolo sia lo stesso Cavallo che l’intero esecutivo, è pur vero che non può essere consentito che dal consequenziale processo mediatico ne esca sostanzialmente assolto l’assessore, e condannato il vigile.
Ove ciò dovesse avvenire, saremmo di fronte al sostanziale stravolgimento delle responsabilità, non solo politiche, che restano tutte in capo all’incauto amministratore, ancora oggi bizzarro interprete del ruolo assegnatogli dal sindaco Bruno.
Vi è infatti da rimanere sconcertati rispetto all’ipotesi di provvedimenti che il Comandante del Corpo della Polizia Urbana assumerebbe nei confronti del vigile, “reo” di aver subito, la sciatteria di un assessore del tutto privo di cultura istituzionale ma che comunque ha condizionato, con la negativa influenza esercitata della carica ricoperta, il corretto esercizio delle funzioni dell’agente della polizia municipale.
Pertanto, ai vertici del Comando della Polizia municipale non va chiesta l’adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del vigile. Al contrario, va chiesta l’assunzione di una precisa condotta, finalizzata ad impedire che altre situazioni simili abbiano a verificarsi, anche attraverso l’adozione di un regolamento, quanto più restrittivo possibile, in ordine alla presenza (a quale titolo non è dato sapere!) di amministratori nelle auto del corpo di Polizia municipale, quando ciò non sia per attività di esclusiva natura istituzionale.
Che gli attuali amministratori francavillesi non abbiano ancora smaltito la sbornia di una fortunosa vicenda elettorale è chiaro anche ai più distratti osservatori delle vicende politiche. Ma che le loro strampalate iniziative debbano essere subite passivamente, facendo cadere nel ridicolo una intera città, beh! Tutto questo non può essere consentito.
Euprepio Curto