Divisori in cartongesso senza il preventivo nullaosta della Soprintendenza per rendere il Palazzo Ducale meglio fruibile per gli uffici comunali, trasferiti qui qualche anno addietro per volere dell’allora prima giunta di centrodestra con a capo il sindaco Giuseppe Margheriti.
E proprio il sindaco, oltre a due dirigenti del Comune, è stato iscritto nel registro degli indagati e nei giorni scorsi è stato raggiunto da un avviso di garanzia spiccato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi ed eseguito dalla Guardia di Finanza di Francavilla Fontana.
I fatti, denunciati in un esposto dello scorso anno, prima che l’amministrazione Margheriti fosse ribaltata dalla metà più uno del Consiglio comunale a fine ottobre 2014, si riferiscono proprio ai lavori effettuati in municipio nella primavera passata, quando – secondo i denuncianti e secondo investigatori e inquirenti – il primo cittadino e i dipendenti pubblici avrebbero deliberato e consentito interventi idonei a deturpare la natura di uno dei monumenti-simbolo del paese.
Di questa presunta deturpazione sono chiamate a rispondere a vario titolo, assistiti ora dai rispettivi avvocati, le tre persone indagate.
Non gli unici episodi dell’ultima amministrazione a guida politica, questi, finiti negli ultimi tempi sotto la lente d’ingrandimento di forze dell’ordine e magistratura: sotto stretta osservazione – stante la costante presenza di carabinieri e finanzieri nelle stanze di palazzo di città – anche altri atti amministrativi del recente passato.
Su tutti, le progressioni verticali di alcuni dipendenti pubblici, l’incarico esterno a un ex funzionario ormai in pensione e l’assunzione interna alla PA di un’altra professionista. Tutti episodi sui quali, a seguito delle numerose segnalazioni giunte anche dalle scorse opposizioni, si è deciso di far luce alla vigilia delle prossime amministrative che vedranno l’ex sindaco Margheriti nuovamente impegnato a conquistare il favore degli elettori e dunque proprio il timone di Palazzo Ducale.
