Oria, l’ex sindaco Moretto esce dall’Udc: “Mi chiamo fuori da questa politica, ecco perché”

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Si riceve e pubblica dall’ex sindaco di Oria (1978-1980 e 2001-2006) Cosimino Moretto:

Al segretario provinciale dell’Udc

Alla commissaria cittadina dott.ssa Rossella Pinto – Oria

Dopo attenta e profonda riflessione sulla situazione politico-amministrativa locale e sulle strategie e contraddizioni messe in atto dal nostro partito nell’individuare delle alleanze per la prossima campagna elettorale, a seguito anche dei contrasti interni che rischiavano di compromettere i rapporti di amicizia personali, ho deciso di uscire dall’U.D.C., partito a cui ho aderito da circa tre anni.

La mia adesione a tale raggruppamento politico era scaturita dalla convinzione di poter operare per la riscoperta e il rafforzamento di quei valori di democrazia, libertà, solidarietà ed etica morale e religiosa che erano alla base della D.C., partito storico che ha avuto il merito di aver ridato dignità e progresso ad un’Italia che usciva dalle macerie della seconda guerra mondiale.

Intendevo anche dare il mio modesto contributo per la promozione di una nuova classe politica che, facendo tesoro delle esperienze passate, potesse dare un nuovo impulso alla gestione della cosa pubblica attraverso la riscoperta dei valori di cui innanzi, col chiaro obiettivo di operare nell’interesse generale, mettendo da parte ogni tipo di interesse personale o di gruppo.

Cosimino moretto
Cosimino Moretto

Era questo un progetto in cui ho fortemente creduto ed ho trovato la piena collaborazione di alcuni amici, in particolare della commissaria del partito dott.ssa Rossella Pinto, che ha svolto il suo ruolo con saggezza, spirito di servizio e competenza. Lei si è adoperata per allargare la base del partito col coinvolgimento di giovani e donne, ha organizzato incontri ed ha impegnato tutte le sue energie perché il sogno del rinnovamento della classe politica diventasse realtà. Purtroppo, quando si è trattato di trarre le conclusioni, il progetto è fallito. Sono emerse le contraddizioni e alcuni hanno preferito salire sul “carro” del probabile vincitore e le buone intenzioni di rinnovamento sono rimaste tali, senza trovare attuazione.

Sono tornati i soliti “professionisti” della politica e individui “esterni” che, facendo riferimento a fantomatici accordi provinciali, hanno continuato a “dare ordini”, condizionando le scelte per le varie competizioni elettorali. Questi “signori” (?) farebbero bene a guardarsi in casa, dove hanno clamorosamente fallito, perché noi ORITANI abbiamo l’intelligenza e le capacità di decidere da soli.

Per fare questo, però, abbiamo bisogno di gente “LIBERA”, che non è in alcun modo condizionabile e che non sia legata a persone o gruppi che hanno tutto l’interesse a soffocare ogni anelito di rinnovamento nella nostra città.

Fatte queste considerazioni e constatazioni, preferisco, per il momento, mettermi da parte, nella speranza che in futuro le nuove generazioni si assumano la responsabilità di cambiare questo stato di cose che blocca la crescita economica, sociale e morale della nostra città.

Con amicizia,

Cosimino Moretto

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