L’inferno lo si può purtroppo vivere, dall’Inferno si può per fortuna tornare. S’intitola proprio “Dall’Inferno si ritorna” il libro, edito da Giunti e pubblicato lo scorso 11 marzo, nel quale Christiana Ruggeri racconta la vera storia di Bibi, scampata solo grazie al suo istinto di sopravvivenza all’eccidio del Ruanda nei primi anni ’90, troppo spesso taciuto in Occidente.
Un genocidio che comincia nell’aprile del 1994 e che in appena 101 giorni fa registrare un tragico bilancio di un milione di morti.
La storia di Bibi, riuscita a mettersi in salvo e approdata in Italia, è a lieto fine, ma nell’opera l’autrice – reporter per professione, ma soprattutto per passione – ripercorre la sequela di nefandezze subite dalla famiglia della stessa protagonista, completamente sterminata.
Per Ruggeri, che si occupa di condizione minorile e femminile oltre a vantare numerose esperienze in Africa da inviata, il viaggio è una tappa fondamentale per conoscere storie, persone e luoghi.
“Dall’Inferno si ritorna” è già stato apprezzato dalla critica. In particolare, Fabio Geda l’ha così giudicato: “La storia di Bibi è una di quelle che, appena hai finito di leggere, ti viene voglia di scendere per strada, partire e cominciare a cambiare il mondo. È un viaggio nell’apocalisse tenuti per mano dalla più dolce e straordinaria delle creature: una bambina resiliente, come solo i bambini sanno essere”.