Il contrassegno è una “X” di colore rosso tracciata sui tronchi. Sta ad indicare che per quell’albero d’ulivo, nato trenta, cinquanta, forse cento anni fa e più, è giunta l’ora di staccarsi dalla terra in cui aveva le radici affondate, per non tornarci più. “X” come “Xylella”, il letale parassita che ha infettato milioni d’ulivi in tutto il Salento, condannandoli a morte: almeno secondo le autorità che escludono qualsiasi possibilità di recupero, di guarigione, per puntare tutto sulla soluzione più drastica, l’eradicazione.
Armati di bombolette spray, metri, buste per raccogliere campioni, tablet e geolocalizzatori, una dozzina di agenti della Forestale hanno fatto capolino questa mattina in contrada “Frascata”, tra Oria e Francavilla, per l’ultimo sopralluogo nel focolaio da cui avviare l’eradicazione di migliaia di ulivi, che si estenderà in gran parte del Salento. Numerosi gli alberi contrassegnati in tutta la zona. Saranno prima tagliati fino a un metro e 30 da terra: il tronco che resterà sarà quindi estirpato. Quello che vi proponiamo è il video delle operazioni condotte questa mattina.
