Antonio Calabrò commenta una sconfitta della sua squadra a distanza di quattro mesi. Da allora una serie diquattordici vittorie e un pareggio: “La sconfitta aumenta il valore delle vittorie fatte fino ad oggi”, lapidario il tecnico salentino. Che prosegue: “Non ho da rimproverare niente. I ragazzi stanno dando l’anima e stanno andando anche oltre le loro possibilità. Siamo uomini di campo e ci piacerebbe vincere tutte le partita; a me interessa anche mettere in campo la voglia di vincere. Gli errori ci stanno e vanno evitati perchè, se gli avessimo negato l’occasione del gol, parleremmo di un’altra partita”.
Poi lancia unmessaggioall’ambiente biancoazzurro: “I miei ragazzi lo sanno e voglio dirlo a tutti: il campionato non è finito e non siamo in finale di Coppa Italia. Abbiamo fatto tanto e dobbiamo continuare così, restando con i piedi per terra”. Tornando a parlare della partita, analizza il primo cambio della ripresa: “Marino giocava a uomo su Galdean e mi serviva più dinamismo. Ho messo dentro Colluto, cambiando modulo, e qualche miglioramento si è visto. Nella squadra nessuno è indispensabile, allenatore compreso. I giocatori erano mentalmente carichi ma alcuni stanchi fisicamente. Nonostante le assenze, andiamo avanti consapevoli della nostra forza, consapevoli del vantaggio di quattro punti a quattro giornate dalla fine”.
Richella è stato uno dei migliori nella Virtus Francavilla Calcio ma Calabro puntualizza: “Chi ha giocato meno durante l’anno, in questo periodo ha la possibilità di mettersi in mostra. Per un attaccante il gol significa tanto: lui ha dato tanto ma deve dare di più”.
Infine, un messaggio al pubblico che ha applaudito la squadra, nonostante la sconfitta: “Ricordo che il nostro andamento a singhiozzo, ad inizio stagione, ha creato qualche muso lungo. Non mi sono piaciute alcune critiche iniziali, anche da parte della stampa, e non mi piace la troppa euforia. Quando ci sarà da ubriacarsi, ci saremo. Solo a risultato acquisito”.