Ha 16 anni, ma ne dimostra meno, e un sangue freddo da fare invidia a qualsiasi adulto, l’ostaggio della rapina fallita questa sera ai danni del bar-pub Dandy in viale Lilla a Francavilla Fontana.
Si trovava lì – e c’erano anche i genitori – e insieme con altri due amici giocava a biliardo, quando è successo quel che è successo.
Al momento dell’irruzione dei banditi, il ragazzo si era appena presentato al bancone con i due euro in mano per prendere il gettone della carambola, ma a un certo punto la cassiera si è messa a piangere ed è fuggita via. Così, all’improvviso.
Egli, il “bambino” di dieci anni che di anni in realtà ne ha 16, era di spalle e in un primo momento non si è accorto di nulla, solo che un attimo dopo si è trovato dinanzi due uomini incappucciati e una pistola puntata contro e non ha potuto che osservare la scena, sperando di cavarsela. Senza farsela addosso. Come dovrebbe fare chiunque, come dovremmo fare tutti. Ma non è semplice, niente affatto semplice.
Non gli hanno fatto del male, per fortuna. Nessuno gli ha usato violenza fisica, ma una pistola puntata contro la testa è pur sempre una pistola puntata contro la testa.
Ha mantenuto la calma, il 16enne “bambino”, e non si è mosso di un millimetro, mentre uno dei due rapinatori – non hanno proferito una sola sillaba, pare, per tutti quegli interminabili minuti – ha scavalcato il bancone per cercare, invano, d’impossessarsi del contenuto del registratore di cassa.
L’altro, nel frattempo, continuava a tenere in ostaggio il coraggiosissimo 16enne, che tutti hanno inizialmente scambiato per un bimbo più piccolo e non per quell’ometto quale si è dimostrato di essere.
Quell’altro che si era concentrato sulla cassa non ce l’ha fatta ad aprirla e allora per i malintenzionati è scattato il piano B, quello della ritirata a gambe levate.
Quando però hanno fatto per guadagnare l’uscita, un 20enne, che poco prima consumava al bar, ha cominciato altrettanto coraggiosamente a rincorrerli – noncurante del fatto che quelli, a differenza sua, avevano con sé una pistola – fino all’uscita.
Lì fuori poi c’erano i carabinieri, impegnati in un servizio di perlustrazione finalizzato anche a scongiurare o a reprimere eventuali rapine. Detto, fatto.
Uno della coppia è stato notato correre lungo il viale della stazione con ancora il passamontagna calato sulla testa: i militari sono scesi rabbiosamente dall’auto di servizio e si sono fiondati contro di lui, immobilizzandolo e arrestandolo in men che non si dica.
L’altro, invece, è riuscito a svignarsela – temporaneamente – dopo aver scelto la via di fuga migliore.
L’auto a bordo della quale erano giunti al Dandy è stata trovata e sequestrata. Non così la pistola, della quale pure il duo pare si sia disfatto.
Le ricerche del complice fuggitivo continuano tuttora.
Intanto, onore al 16enne che dimostra dieci anni, al 20enne cuor di leone e agli uomini dell’Arma, lì non per caso.
Per una volta, la parte sana della società ha vinto. E ha vinto di brutto. Applausi.
El.Zanz.