E’ stata una serata di ordinaria tensione quella vissuta giovedì nel pronto soccorso di Francavilla Fontana, dove due famiglie hanno cercato di far visitare le proprie bambine – una con dolori addominali, l’altra con febbre alta – senza però riuscire per quasi un’ora a ottenere il soccorso richiesto. Un’ora durante la quale la più grande delle due, 10 anni appena, è stata “rimbalzata” da un reparto all’altro, fino a che i famigliari preoccupati e adirati per l’assenza di cure hanno dato in escandescenze, costringendo il medico del pronto soccorso a chiamare i carabinieri.
L’episodio – raccontano i parenti di una delle piccole – è accaduto poco dopo le venti, quando mamma, nonna e zio hanno accompagnato la bambina in ospedale perché in preda a fortissimi dolori addominali. Giunta al pronto soccorso, e trovato solo un medico e tre infermieri già impegnati con un altro paziente, la famiglia con figliola al seguito è stata dirottata alla guardia medica.
«Lì – racconta il nonno – ci hanno detto che non potevano fare niente e ci hanno rispediti al pronto soccorso. Tornati al punto di partenza, ci è stato detto che neanche loro potevano fare nulla, e con la bimba ancora in lacrime ci hanno detto di recarci in Pediatria. Così abbiamo fatto, ma in Pediatria ci è stato detto che durante il turno di notte non è prevista la presenza del medico, quindi siamo stati rispediti nuovamente al pronto soccorso».
A quel punto, dopo interminabili minuti passati ad accompagnare la piccola da un reparto all’altro, e temendo di essere nuovamente e inutilmente “smistati”, uno dei familiari – persa del tutto la pazienza – ha inveito contro il personale.
Uno degli operatori però, al primo accenno di escandescenze, ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Quando la pattuglia di militari è giunta sul posto, i parenti della bambina hanno spiegato il perché di quel moto d’ira e loro, comprendendone le ragioni, ne hanno discusso anche col medico.
«Il medico – racconta ancora il nonno della piccola – ha detto che in effetti non potevano visitare mia nipote perché impegnati con altri pazienti. Al che io ho ricordato loro che lì, stando a quanto dichiarato dall’Asl alla stampa, dovevano esserci dal 27 febbraio altri due medici. E invece ci è stato risposto che non era stata inviata nessuna nuova unità».
Nel frattempo è giunta al pronto soccorso un’altra coppia con una neonata di appena 3 mesi, con febbre altissima. Un’immagine che, proprio in quelle ore, non poteva non rimandare alla tragedia del piccolo Luigi L., tre mesi e francavillese anche lui, morto qualche giorno fa dopo essere a sua volta arrivato al pronto soccorso con febbre altissima. Non potendo visitare il piccolo, i genitori sono stati anche loro dirottati in Pediatria, e anche loro, da questo reparto, “rimbalzati” altrove. La coppia non ha tuttavia atteso un minuto in più: senza avvisare nessuno, senza spendere insistenze che, intuiva, avrebbero fruttato ben poca cosa, ha lasciato il pronto soccorso di Francavilla per cercare aiuto altrove.