Quando ha visto i carabinieri piombare in casa con tanto di cani antidroga, ha cercato di disfarsi della cocaina che aveva in casa nel più classico dei modi: gettandola nel water e tirando lo sciacquone. Non aveva però calcolato che le bustine si sarebbero fermate nel tombino per la raccolta delle acque reflue ai piedi dell’abitazione. E così, recuperata la “prova”, lo hanno arrestato per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio.
L’uomo finito in manette è Nicola Giuliano, 27 anni di Francavilla Fontana. Il giovane aveva in casa 6 grammi di cocaina già suddivisa in 5 dosi: sostanza stupefacente che i carabinieri della stazione di Francavilla Fontana coordinati dal comandante luogotenente Giuseppe De Mitri e dal suo vice, maresciallo Piero Muzzonigro, sospettavano a seguito di indagini e appostamenti, di poter trovare nell’appartamento abitato dall’uomo. Giunti a casa del 27enne con al guinzaglio un cane antidroga messo a disposizione dal nucleo cinofili di Bari, i carabinieri si sono messi alla ricerca della sostanza stupefacente.
Droga di cui però Giuliano si era in parte sbarazzato, gettandola nel water e tirando lo sciacquone. Illuso d’aver in quel modo ridotto al minimo il danno, il sospettato si è però ritrovato con le manette ai polsi quando i militari, grazie al contributo determinante dell’unità cinofila, hanno ripescato la prova del reato dal tombino di raccolta delle acque reflue. Sequestrata la cocaina ed espletate le formalità di rito, il 27enne è stato riportato a casa dov’è ora confinato in regime di arresti domiciliari.