«Ho deciso: mi candido». Con queste quattro parole quattro, il blogger e ispettore superiore di polizia in pensione Franco Arpa annuncia su facebook una sua probabile, nuova discesa in campo alle prossime amministrative di Oria. Da quale parte intenda candidarsi, non è ancora dato sapere, ma non è escluso che alla fine decida di correre da solo come peraltro già fatto nel 2011, quando si mise a capo della Lista P.i.l.u. (Persone indipendenti libere unite).
Un’esperienza anche un po’ goliardica nel nome dato al movimento, ma seria e “di rottura” nei programmi, che in ogni caso non gli portò molta fortuna: l’allora aspirante primo cittadino Arpa racimolò appena qualche centinaio di voti che non gli furono sufficienti neppure a conquistare uno scranno in Consiglio.
Le elezioni di quattro anni fa lo delusero quel tanto che bastò, ma il polemista (eufemismo, per molti l’aggettivo inizia per “c” e termina con “o”) più noto del Web – ovviamente a livello locale – sembra pronto a rimettersi in discussione, anche perché gli attuali schieramenti che si stanno delineando non gli piacciono poi tanto: troppi nomi noti e troppe vecchie glorie, troppi riferimenti di quel vecchio modo di fare politica che proprio non gli va giù.
Difficile che rispolveri il progetto Pilu – nato all’epoca sull’onda lunga del successo del film “Qualunquemente” del comico Antonio Albanese – ma non è detto che non possa farsi in proprio promotore di una lista civica.
O, chissà, di salire alla fine su uno dei treni in corsa. Di sicuro qualcuno disposto a ospitarlo lo troverebbe, magari anche solo perché uno così, uno che non le manda a dire neanche ai commissari prefettizi, meglio avercelo dalla propria parte che contro.
