Quanti, fuori dai periodi delle nomine, hanno finora sentito parlare a Francavilla Fontana dell’Asi*? Domanda retorica.
Oggi, a differenza che in passato, qualcosa sembra finalmente smuoversi. Almeno nelle intenzioni, grazie all’impegno che ci sta mettendo il nuovo delegato del Comune di Francavilla: Luigi Galiano, subentrato nell’incarico a un altro Luigi, oggi e forse pure ieri in altre faccende affaccendato.
Sì, nella Città degli Imperiali, si sapeva vagamente dell’esistenza di una zona Asi lungo la via per San Vito, quella che avrebbe dovuto ospitare – in base a ciò che si pensava all’inizio, forse – nuove e importanti imprese, persino più importanti di quelle in zona Pip (via per Grottaglie), ma che è poi diventata un inutile contenitore vuoto a causa di un vincolo idrogeologico imposto dall’Autorità di Bacino e particolarmente stringente.
Dal primo ottobre 2014, da quando cioè Galiano ha spodestato – per volere del sindaco Maurizio Bruno – Vitali, la musica sembra essere cambiata, perlomeno in quanto a dialogo tra Asi, Comune e Provincia: un dialogo che in precedenza sembrava – per i motivi più svariati, spesso futili – tra sordi.
Di cosa si sta occupando più precisamente Galiano, nei suoi panni di facilitatore? È presto detto: di provare a intercettare finanziamenti finalizzati a mitigare – nel pieno rispetto della normativa – proprio quel rischio idrogeologico elevato che da qualche tempo stoppa ogni possibile sfruttamento dell’area Asi lungo la provinciale per San Vito.
«Com’è noto – dice il capogruppo di Nuovo centrodestra nel Consiglio comunale di Francavilla – i terreni di proprietà Asi sono ideali per ospitare, a costi peraltro molto contenuti, nuovi insediamenti produttivi che darebbero nuova linfa al tessuto economico della città: proprio ieri, dopo diversi incontri e tavoli tecnici per concertare il percorso da intraprendere, è partita una formale richiesta, a firma del presidente Asi Brindisi Marcello Rollo e di Maurizio Bruno nella duplice veste di sindaco di Francavilla e di presidente della Provincia di Brindisi, con la quale si chiede alla Regione e all’Anas Puglia di attivare l’iter per richiedere importanti finanziamenti per attenuare il rischio idrogeologico e quindi per rimodulare o rimuovere il vincolo di pericolosità onde consentire un effettivo sfruttamento di quell’area».
Il 30 ottobre scorso, infatti, il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato le procedure da seguire per accedere ai finanziamenti in questione, un’opportunità che Galiano, Rollo e Bruno non vogliono lasciarsi sfuggire: «I terreni in questione – spiega ancora l’esponente di Ncd – non possono essere alienate ai tanti imprenditori interessati a investire nella Città degli Imperiali ed è nostro dovere fare tutto il possibile per porre rimedio a una situazione che non sta né in cielo né in terra».
Circa il suo ruolo di delegato, Galiano aggiunge: «Sono contento di essere riuscito a far dialogare nuovamente questi tre enti, puntando a questi vitali finanziamenti: siamo ancora in una fase embrionale, ma io devo fare tutto il possibile per curare gli interessi del mio comune».
«Sono stato sempre convinto – aggiunge – che lo sviluppo di una comunità passi sempre dall’imprenditoria e che il vero compito di un politico non sia quello di dare il lavoro, ma quello di porre in essere tutte quelle condizioni utili e necessarie perché nascano e crescano le occasioni per nuovi insediamenti produttivi che, poi, si traducono sempre in nuovi posti di lavoro. Ecco, il mio auspicio – conclude – è questo e credo che fosse importante iniziare a fare qualcosa anche perché la strada è ancora tanta e tortuosa, ma proprio oggi non possiamo permetterci di perdere passivamente le possibilità che sta dando il Governo Nazionale di ottenere questi fondi».
*Cos’è l’Asi?
Il consorzio, in passato Sisri, è in estrema sintesi un ente di raccordo tra le istituzioni nazionali e comunitarie e le imprese, cui smista finanziamenti, rilascia autorizzazioni e cede terreni di proprietà per incentivare lo sviluppo economico delle aree in cui opera. Ad esempio, negli anni grazie all’Asi sono state realizzate importanti infrastrutture nel Brindisino: dal porto industriale nel capoluogo alle reti energetiche e logistiche per l’insediamento del petrolchimico, dai 40 chilometri di di linea ferroviaria (5,7 gestiti direttamente dal consorzio) ai 30 chilometri di strade e assi attrezzati con metanodotto e reti idriche, fognarie, telefoniche e di fibra ottica. L’Asi ha un ruolo fondamentale anche per quanto concerne i rifiuti poiché competente anche per insediamenti industriali specializzate in questo settore: dirà per esempio la sua riguardo l’impianto di compostaggio a Carovigno.