Si riceve e pubblica:
La Chiesa di San Lorenzo M. (Francavilla F.na) era gremita il giorno delle “Ceneri”, inizio della Quaresima.
Al termine della Celebrazione il parroco, don Salvatore Rubino ha invitato i fedeli ad aprire il proprio cuore verso gli ultimi e a rendersi “protagonisti” della carità. Volontariamente dei fedeli hanno preso dei salvadanai che sono già stati portati nei luoghi di lavoro, di svago, o in qualsiasi posto dove ci si aggrega, al fine di raccogliere dei fondi.
Si tratta, diceva don Salvatore, di sensibilizzare anche i “lontani” ad essere attenti agli ultimi. Bisogna rompere il muro dell’”indifferenza globalizzata” dice Papa Francesco.
“Ognuno di noi gli (a Dio) sta a cuore, ci conosce per nome, ci cura e ci cerca quando lo lasciamo. Ciascuno di noi gli interessa; il suo amore gli impedisce di essere indifferente a quello che ci accade. Però succede che quando noi stiamo bene e ci sentiamo comodi, certamente ci dimentichiamo degli altri (cosa che Dio Padre non fa mai), non ci interessano i loro problemi, le loro sofferenze e le ingiustizie che subiscono… allora il nostro cuore cade nell’indifferenza: mentre io sto relativamente bene e comodo, mi dimentico di quelli che non stanno bene. Questa attitudine egoistica, di indifferenza, ha preso oggi una dimensione mondiale, a tal punto che possiamo parlare di una globalizzazione dell’indifferenza. Si tratta di un disagio che, come cristiani, dobbiamo affrontare”. Papa Francesco
Perciò se in qualche luogo vedrete dei salvadanai in terracotta decorati con dei pennarelli saprete che il vostro, eventuale, contributo servirà a non dimenticarci degli altri per non cadere nell’indifferenza.