Il filo si assottiglia e sfilaccia sotto il peso poderoso della crisi. Le nebbie non sembrano diradarsi, tutt’altro: nubi sempre più minacciose si addensano sul futuro del “Mercatone Uno” di Francavilla Fontana: una nave al momento alla deriva, e con a bordo decine di lavoratori che vedono sempre più a rischio il proprio posto e la propria sicurezza. Dopo mesi passati ad arrancare, ai quali si è tentato di sopravvivere con i cosiddetti “contratti di solidarietà” che di fatto hanno eroso gli stipendi già non sontuosi dei dipendenti, il 19 gennaio scorso è stato compiuto un ennesimo passo verso l’orlo del precipizio: la richiesta di concordato preventivo.
L’azienda cercherà cioè di incontrare i creditori, per chiedere loro un accordo sul debito: accettare cioè meno del dovuto, ma salvare baracca e burattini. Un tentativo disperato, che qual’ora dovesse fallire, darebbe la stura all’istanza di fallimento. Sul piatto, la vita di 40 famiglie. Un’emorragia occupazionale inaccettabile, alla quale sindacati e politica cercheranno nei prossimi giorni di porre rimedio. Ma con poche speranze. Già domani mattina si terrà un primo tavolo in prefettura, a Brindisi, a cui prenderanno parte il sindaco di Brindisi Mimmo Consales e quello di Francavilla Maurizio Bruno. Tra le idee sul campo, quella di individuare una società della stessa tipologia, che possa subentrare a Mercatone Uno assorbendo gli attuali dipendenti.
Frattanto il consigliere comunale della Puglia prima di tutto Giovanni Capiano ha presentato una mozione da discutere nel prossimo Consiglio Comunale per portare all’attenzione della politica locale la questione della tutela dei posti di lavoro dei dipendenti del centro commerciale. “Chiederò – fa sapere – un incontro con i responsabili locali della struttura al fine di meglio comprendere lo stato delle cose”.