Si riceve e pubblica:
Qualche settimana fa, insieme ai colleghi senatori di Forza Italia, mi ero fatto portatore di dubbi e perplessità circa le politiche Regionali pugliesi nel settore nel settore aereonautico. Se all’interrogazione presentata tempo addietro non è seguita alcuna risposta da parte del Governo, l’intero territorio deve ora registrare i dubbi e le preoccupazioni dei lavoratori delle aziende Tecnomessapia e Tecnomessapia 2. Anch’esse collegate ad Alenia e alle sue commesse e, quindi, strettamente collegate a Finmeccanica. In tal senso, alla luce delle audizioni tenutesi in Senato dai vertici dell’azienda, sarebbe ora che anche gli amministratori pugliesi si rendessero conto della situazione di grave emergenza che incombe, in primis, sui 210 lavoratori di Tecnomessapia, per poi allargarsi sullo stato di salute dell’intero settore aeronautico provinciale e regionale. Quando i vertici di Finmeccanica dichiararono che gli stabilimenti pugliesi “saranno ridimensionati ad uso esclusivo di carpenteria metallica in un primo momento e successivamente dismessi e/o eventualmente ceduti”, da Roma lanciai un allarme. Un allarme che, però, continua ad essere ignorato da chi ha governato la Puglia negli ultimi dieci anni.
Insomma, quanto detto all’epoca vale ancora oggi.
Ovvero.
“Le disastrose politiche Regionali del governo Vendola trovano perfetto compimento nella gestione del caso Alenia. A fronte di milioni di euro spesi nella formazione di tanti giovani e per la realizzazione di progetti, infatti, non solo l’azienda è balzata alle cronache per privilegiare la manodopera straniera piuttosto che quella italiana o locale, ma anche gran parte dei finanziamenti citati saranno utilizzati per creare lavoro in altre regioni, Campania in primis”.
Gli effetti, purtroppo, cominciano a vedersi. Ai lavoratori di Tecnomessapia, che vivono ore di sincera e giustificata preoccupazione, assicuro il mio impegno nell’individuare e mettere in campo qualsiasi attività finalizzata a consentire all’azienda di proseguire i processi lavorativi che, negli anni, hanno garantito occupazione a centinaia di famiglie.
Pietro Iurlaro (Forza Italia)
Senatore della Repubblica