Si riceve e pubblica:
L’incontro con il dottor Pasqualone, neo Direttore Generale della Asl brindisina, ha confermato quanto di positivo il manager ha espresso nel corso degli ultimi anni quando è stato chiamato ad affrontare i temi caldi della Sanità pubblica: serietà e competenza accompagnate da un linguaggio chiaro che lascia pochi spazi alle interpretazioni autentiche.
Affrontati temi generali e specifici della Sanità brindisina. Tra i primi quelli di una diversa e più razionale distribuzione delle risorse umane che, all’indomani del piano di riordino, vede alcuni plessi sovraccarichi di competenze e funzioni, con personale ridotto allo stremo, ed altri plessi (rectius: ex plessi) in cui pare che il tempo si sia fermato, onde, pur in carenza di servizi, continua ad essere presente personale impegnato nel nulla.
Una situazione che lo stesso Direttore Generale ha definito intollerabile, rispetto alla quale non ho potuto che ribadire un antico convincimento, e cioè il degrado che ne deriva è in stretta dipendenza da una patologica sindacalizzazione che fa prevalere i microinteressi dei singoli rispetto a quelli generali.
Altro tema, più squisitamente politico è stato quello della ipotetica dipendenza dei Direttori Generali dal Governo regionale. Sotto questo profilo, ferme restando le doverose convergenze dei DG con gli indirizzi posti dal governo regionale in materia sanitaria, l’auspicio è stato in direzione di un rapporto istituzionalmente corretto, senza però che questo possa far scadere il ruolo dei DG in funzioni meramente burocratiche.
Un confronto molto positivo, dunque, svolto nella consapevolezza che ognuno di noi, ai diversi livelli e attraverso le diverse funzioni, deve contribuire a migliorare la sanità del nostro territorio.