Un’interrogazione bipartisan sull’utilizzo dei locali e degli immobili di proprietà comunale è stata presentata questa mattina dai consiglieri comunali della Puglia Prima di tutto e di Rifondazione comunista Giovanni Capuano ed Emanuele Modugno. Un’accoppiata piuttosto insolita dal momento che uno milita nella minoranza (Capuano) e l’altro nella maggioranza (Modugno), soprattutto se si tiene a mente la storia politica dei due, ma a quanto pare certi argomenti vanno ben oltre i colori e le appartenenze. Il punto di convergenza fra i due consiglieri è la gestione, da parte dell’amministrazione Bruno, dei locali di proprietà comunale.
A far scattare la richiesta di chiarimenti sono state le notizie di stampa riguardanti il recente affidamento di alcuni di questi immobili ad associazioni cittadine. Con quali criteri si sia deciso di soddisfare alcune associazioni piuttosto che altre, è proprio il nodo che ora i due consiglieri chiedono all’amministrazione di sciogliere. Per gettare maggior luce sulla questione Modugno e Capuano chiedono anche agli assessori al ramo l’elenco dettagliato di tutti i locali di proprietà comunale agibili e fruibili da destinare all’associazionismo. L’interrogazione, alla quale si richiede risposta scritta, è stata indirizzata al presidente del Consiglio Comunale Maria Passaro e agli assessori Maria Rizzo, Nicola Cavallo e Gerardo Trisolino.
D’identico tenore, ma più dettagliata nelle richieste, è l’interrogazione sullo stesso argomento presentata dal consigliere Domenico Attanasi (anche lui di opposizione). Ecco il testo: “Premesso che nei giorni scorsi gli organi di informazione hanno dato notizia della avvenuta assegnazione di un immobile comunale sito all’interno della struttura del vecchio ospedale da adibirsi a sede dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, presieduta, da quel che è dato apprendersi, dal sig. Giuseppe Giacovelli; che, stando alle informazioni reperibili sul sito ufficiale della Associazione, la stessa perseguirebbe finalità “di alto livello morale e (che) hanno anche lo scopo di mantenere vivo il legame di solidarietà tra il personale in congedo e quello in servizio”; che pur non dubitandosi che la attività della Associazione sia animata dalle più nobili intenzioni, non si comprende, almeno prima facie, quali sarebbero le iniziative concretamente poste in essere dal sodalizio e quali le possibili ricadute positive sul territorio a fronte del beneficio indubbiamente conseguito.
Tanto premesso lo scrivente chiede di ricevere risposta scritta ai seguenti quesiti: attraverso quali procedure (se di evidenza pubblica o meno) si è proceduto alla assegnazione dell’immobile in questione; per il tramite di quali criteri si è operata la scelta del soggetto beneficiario (a scapito di altri); a quali condizioni (se gratuite oppure onerose); per il perseguimento di quali finalità; se Codesta Spett.le Amministrazione dispone di un regolamento che disciplini l’assegnazione degli immobili comunali; in caso positivo, se nel caso di specie le norme del regolamento siano stato osservate; in caso negativo, se non si ritenga opportuno interrompere qualsivoglia iter autorizzativo in attesa della adozione del regolamento. Chiedo inoltre di ottenere in copia tutta la documentazione amministrativa a corredo della pratica in oggetto”.