L’associazione antiracket e antimafia mette radici: nuove sedi in arrivo, il 13 a Oria Rita Borsellino e Marisa Garofalo

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Si riceve e pubblica:

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa dell’associazione Antiracket-Antimafia presso il salone della Camera di Commercio di Brindisi, dopo il resoconto associativo del 2014 è stato presentato ad un anno di distanza dalla nascita il coordinamento provinciale della stessa e sei nuovi Presidenti dei presidi cittadini di Brindisi, Oria, Torre Santa Susanna, Erchie, Villa Castelli e San Pancrazio Salentino, il tutto spiega il Presidente Provinciale Paride Margheriti è frutto di presenza nel territorio, ma soprattutto ciò di cui si è particolarmente soddisfatti è che ogni presidio raffigura non una presenza fittizia nel territorio bensì gruppi consistenti di uomini e donne impegnate a costruire quell’antimafia sociale per troppi anni assente.

E’ stata l’occasione inoltre per la presentazione di un protocollo d’intesa tra l’associazione Antiracket-Antimafia e la Camera di commercio di Brindisi che sarà firmato a giorni e dei prossimi eventi in programma il 13 e 14 con la presenza di Rita Borsellino in provincia che inaugurerà la sede Antiracket di Oria intitolata a Paolo Borsellino e di Marisa Garofalo, sorella di Lea Garofalo barbaramente uccisa dalla ‘ndrangheta, il 6 e 7 marzo con cui ci sarà occasione di trattare il tema di mafia unito al ruolo delle donne e alla violenza di genere.
Dopo le forti e preoccupanti parole del procuratore capo della DDA Cataldo Motta a chiusura dell’ anno giudiziario con cui definisce più forte la sacra corona unita, pensiamo afferma Margheriti si debba partire dal cambiamento di mentalità e dalla diffusione della cultura della legalità è questo che può e deve fare un’associazione antiracket in un territorio avulso per troppi anni da un movimento di antimafia sociale.

Il cambiamento e la lotta alla mafia non si fa solo con gli arresti e l’attività giudiziaria di certo necessaria conclude Margheriti, ma deve partire dal cittadino comune che deve rifiutare ogni dinamica mafiosa in ogni settore della vita sociale in cui purtroppo la criminalità organizzata negli anni si è andata ad inserire, in Puglia si è fatto lo stesso errore fatto anni fa con l’ndrangheta, sottovalutata per anni mentre l’attenzione era tutta sulla mafia siciliana e non devo essere io a dire quali siano stati i risultati.
Ad intervenire anche il legale dell’associazione antiracket Pasquale Fistetti, il quale si è soffermato sul valore della denuncia, ma anche sulle difficoltà legate al dopo denuncia dettate da una burocrazia deleteria e quindi sulla responsabilità della gestione e della tutela della vittima di racket e di usura.

Il Presidente Provinciale
Paride Margheriti

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