Maxi-sequestro di olio d’oliva in un noto deposito del settore da parte dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione per un totale di duemila tonnellate e per un valore di circa sei milioni di euro.
L’oro giallo posto sotto sequestro, dopo accurate e meticolose ricerche, è stato sequestrato perché era stoccato in cisterne non autorizzate prive dunque di ogni certificazione igienico-sanitaria.
L’Asl di Brindisi ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività.
A intervenire sono stati gli uomini del Nas di Taranto che hanno posto i sigilli all’esercizio che sorge nel Fasanese.
L’olio sequestrato sarà sottoposto ad analisi e, nel caso dovesse superare il test qualitativo, potrà essere immesso nel circuito di vendita solo dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni amministrative previste.