E’ fra i capisaldi della legge sulla trasparenza. Chi amministra il bene pubblico, chi ha il potere di affidare appalti, incarichi, di gestire decine, centinaia di milioni di euro, non può essere considerato un “cittadino comune”. Dev’essere vitreo, cristallino, e per lui, per il politico assiso sulle poltrone dei cittadini, i cordoni della privacy devono essere più allentati che per altri. Fino a rendere pubblica, sui siti istituzionali, la propria dichiarazione dei redditi. Così, nel pieno rispetto della norma, sindaco, assessori e consiglieri comunali (non proprio tutti), hanno messo a disposizione di tutti la propria situazione patrimoniale, con redditi e guadagni maturati nell’anno 2013.
Partendo dalla giunta guidata dal primo cittadino Maurizio Bruno, la parte del leone la fa il vicesindaco e professore Gerardo Trisolino, con un reddito complessivo da lavoro autonomo di 37.122 euro (le cifre corrispondono all’imponibile, quindi al lordo della tasse). Seguono la professoressa Annamaria Padula con 32.822 euro, l’avvocato Tommaso Resta con 31.954 euro e l’avvocato Stefano Voccoli con 30.659 euro, cui si aggiungono investimenti azionari vari: 18.600 euro in A2A, 9.880 euro in Enel, 800 euro in Mediaset. Il sindaco Maurizio Bruno è “solo” quinto con 25.093 euro guadagnati come sportellista della Asl, staccando di poco l’architetto Roberta Lopalco con 22.366 euro e Maria Rizzo, che ha dichiarato nel 2013 17.881 euro. Chiude la graduatoria il giovane assessore e commerciante Nicola Cavallo, il cui reddito complessivo nell’anno precedente il suo exploit politico è stato di 12.837 euro.
Entriamo ora in Consiglio. Ed è qui che le cifre variano in un’altalena continua che porta da 0 a oltre 100mila euro. Il più ricco di tutti? Dichiarazione dei redditi alla mano il Paperon De Paperoni delle Assise comunali sembra proprio essere l’ex senatore, oggi consigliere regionale e avvocato, Euprepio Curto, che nel 2013 ha dichiarato un reddito complessivo di ben 133.615 euro. Al secondo posto c’è l’altro ex parlamentare ed ex sottosegretario, l’avvocato Luigi Vitali, fermatosi un po’ più in basso, a quota 106mila euro. Sul gradino più basso del podio c’è un esponente del partito di maggioranza Pd, Carmelo Sportillo, ingegnere, con 48.214 euro, che stacca di 2mila euro il quarto classificato, ancora un esponente d’opposizione, l’avvocato ed ex candidato sindaco Domenico Attanasi con 46.572 euro dichiarati.
Seguono la classifica il consigliere comunale di Sel e dipendente Asl Luigi Fanizza (30.693 euro), il democratico Giuseppe Giacovelli, agente di polizia di Stato (30.240 euro) da poco rimpiazzato da Mimma Forleo, e l’avvocato del Nuovo Centrodestra Luigi Galiano (27.512 euro). Strettissimi in poche decine di euro di differenza ci sono il presidente del Consiglio comunale, dipendente d’impresa privata, Maria Passaro che guida il gruppetto con 21.988 euro, l’avvocato di Forza Italia Antonio Andrisano con 21.980 euro e l’avvocato del Pd Fabio Zecchino con 21.914 euro.
Poco più in basso troviamo la commerciante democratica Serafina Latartara (16.275 euro), il consigliere commerciante di Rifondazione comunista Emanuele Modugno (13.091 euro), l’avvocato del Pd Marcello Cafueri con 12.351 euro, il suo collega di partito consulente fiscale Raffaele Pappadà (8.870 euro), il commercialista della Puglia Prima di tutto Giovanni Capuano (7.073 euro), il democratico ingegnere Angelo Di Noi (4.560 euro) e il compagno di partito Alfonso Andriulo (1.241 euro).
Risulta non abbiano dichiarato un solo euro nel 2013 Paola Andriulo e Oronzo Incalza del Pd, e Antonio Camarda di Noi Ci Siamo, mentre non è possibile accedere – forse per ragioni tecniche – alla dichiarazione dei redditi pubblicata da Carmela Lopalco, medico
E gli altri? Una manciata di consiglieri, a quanto pare, non ha ancora prodotto come i colleghi tutta la documentazione necessaria. Soprattutto chi, conoscendo le doti professionali, potrebbe agevolmente veleggiare ai piani alti della classifica. Fra questi il medico ed ex candidato sindaco di Forza Italia Antonio Sgura (che comunque nell’intervista multipla dello Strillone disse di dichiarare circa 80-90mila euro all’anno), il collega di partito e titolare di Caf Giacomo Gallone e l’imprenditore del Nuovo Centrodestra Giuseppe Cavallo.
Emilio Mola