«Non è possibile che per effettuare una risonanza magnetica senza spendere un occhio della testa sia necessario andare addirittura fuori regione: in provincia di Brindisi, sia nei presidi ospedalieri che nelle strutture convenzionate, no c’è disponibilità per molti mesi, ma spesso capita che i pazienti – come me – non possano attendere fino quasi all’estate».
La segnalazione, giunta attraverso Whatsapp, racconta di una persona ammalata che necessiterebbe di un rapido esame diagnostico – qual è quello della risonanza magnetica – e che purtroppo non ha la possibilità di accollarsene il costo proibitivo, in quanto non coperto dal servizio pubblico né dalla convenzione, in una clinica privata.
Si è appena all’inizio dell’anno e le liste d’attesa sono già lunghissime e troppo spesso a nulla o a poco vale il bollino d’urgenza che il medico di base indica talvolta nella prescrizione dello stesso esame.
Una situazione che interessa l’intera Puglia e la provincia di Brindisi in particolare che il nuovo direttore generale dell’Asl, Giuseppe Pasqualone, dovrà necessariamente affrontare e cercare in qualche modo di risolvere.