Dal pronto soccorso di Francavilla: «Siamo in difficoltà ed ecco i problemi, ma noi lavoratori facciamo il massimo: inaccettabile essere aggrediti dagli utenti»

Pronto-soccorso-Camberlingo

Si riceve e pubblica qui sotto una significativa testimonianza circa l’attuale situazione di chi lavora all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Dario Camberlingo di Francavilla Fontana. L’autore è un addetto ai lavori, ossia Roberto Semeraro, anche rappresentante sindacale della segreteria Fials di Brindisi:

La segreteria provinciale Fials ancora una volta in prima linea a difendere la dignità degli operatori tutti delle Unità operative complesse di pronto soccorso.

Roberto Semeraro
Roberto Semeraro

Le preoccupazioni di questa segreteria scaturiscono da notizie inquietanti pubblicate su una pagina Facebook intrise di minacce e ingiurie nei confronti degli operatori.

I disagi ci sono, è vero – riferisce Semeraro della segreteria provinciale Fials – non è più tollerabile però assistere passivamente alle continue aggressioni verbali e talvolta anche fisiche che il personale subisce da parte degli utenti.

Le responsabilità sono da ricercare altrove e non certo nei lavoratori che svolgono le loro mansioni con grande professionalità; i cittadini-utenti non sono immuni da responsabilità perché’ spesso e volentieri si fa abuso della cosa pubblica.

Quante volte si preferisce recarsi al pronto soccorso anziché dal proprio medico di base, per non parlare del paradosso tutto francavillese dove nello stesso corridoio del pronto soccorso è ubicato l’ambulatorio della guardia medica.

E’ evidente che lunghe ed estenuanti ore di attesa nella sala d’aspetto del pronto soccorso sarebbero più contenute, se fossero utilizzate al meglio le risorse umane del sistema sanitario nazionale preposte, come medico di base e guardia medica.

Riteniamo che la situazione sia destinata a peggiorare in virtù del nuovo piano regionale che prevede la trasformazione di alcuni pronto soccorso della provincia di Brindisi in punti di primo intervento spesso inadeguati a gestire i casi di vera emergenza.

C’è da considerare poi, il blocco delle assunzioni imposto dalla spending review secondo il quale non è possibile sostituire infermieri e medici posti in quiescenza. O ancora la carenza storica di personale OSA: non si capisce infatti perche’ strutture che hanno subito una drastica riduzione di posti letto come il presidio ospedaliero di Mesagne e di Ceglie Messapica abbiano più personale ausiliario di Francavilla.

Il personale OSA è di fondamentale importanza nel pronto soccorso per il trasporto dei pazienti nei vari reparti di degenza o per espletamento di esami radiologici,consulenze specialistiche, invio di campioni biologici etc; quindi per l’elevato numero di utenti sarebbe necessario incrementare il numero di tali operatori oltre naturalmente quello di infermieri e medici.

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