Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni, aiutati negli accertamenti dal personale Enel, per furto aggravato di energia elettrica. Il danno procurato all’impresa energetica ammonta complessivamente a 150mila euro.
In particolare, in agro di Oria è stata arrestata la 32enne del posto M.B.: la sua abitazione di campagna, nella quale risiede, era allacciata alla rete Enel distribuzione nonostante fosse sprovvista di contatore. La donna è stata rimessa in libertà dietro disposizione del pubblico ministero.
Tre gli arresti, invece, a Latiano.
Il 37enne A.G. nato a Brindisi e sconosciuto alle forze dell’ordine aveva fatto allacciare il contatore di casa sua direttamente alla rete pubblica, arrecando un danno stimato in circa 8mila euro. Anch’egli è stato rimesso in libertà dopo le formalità di rito in caserma.
La 60enne A.R. nata a Francavilla Fontana, sconosciuta alle forze di polizia, ha secondo gli investigatori e il personale del gestore invece prodotto un ammanco di 90mila euro circa dopo aver allacciato a monte il contatore della prorpia abitazione alla rete pubblica. Arrestata e schedata, è stata poi rimessa in libertà.
Il 60enne Antonio Durante, nato a Oria, bracciante agricolo già noto alle forze dell’ordine, si è poi appropriato indebitamente di energia per un importo pari a circa 60mila euro. Si trova adesso in regime di arresti domiciliari.
I controlli da parte dei carabinieri dipendenti dal comando provinciale di Brindisi proseguiranno anche nei prossimi giorni in quanto, al di là del danno economico, la realizzazione di allacci “artigianali” alla corrente costituisce un rischio anche per l’incolumità delle persone. Non solo di chi dell’allaccio abusivo fruisce, ma anche degli altri a causa dell’esposizione a elettrificazione di pali della luce, cancellate, inferriate, ecc.
