Il direttivo e tutti i membri del Movimento Politico-Culturale “Noi Ci Siamo”, esprimono solidarietà politica nei confronti del consigliere Antonio Camarda e di Antonio De Franco, membro del Movimento Noi Ci Siamo, querelati dalla signora Irene Milone (Consorzio Nuvola) e poi dal Consigliere Comunale di Progetto per l’Italia, Euprepio Curto, per le affermazioni, a dire dei querelanti, “gravemente lesive della reputazione, del decoro e dell’immagine delle loro rispettive persone”. Ma facciamo un passo indietro e capiamo cosa è accaduto.
Durante i lavori di Commissione del 18.12.2014, in cui la maggioranza si era prefissa di svolgere un sindacato ispettivo – non più avvenuto – presso la struttura SPRAR e presso il gestore Consorzio Nuvola, emerse che il mancato svolgimento era da imputare alla “lezioncina” dell’ex sen. Curto, così “ convincente” da produrre le condizioni affinché quanto concordato tra i consiglieri non fosse attuato in quella data circostanza.
Il nostro Movimento evidenziò che il ritiro della disponibilità ad ascoltare il rappresentante del Consorzio circa i quesiti posti era politicamente molto grave in quanto lasciava che nella mente di ogni persona ragionevole si insinuasse il corposo dubbio sull’esistenza di intrecci inconfessabili e trasversali. Per questa ragione, il nostro Movimento auspicò una ripresa dei lavori da svolgere come previsto da norme e regolamenti vigenti. Successivamente, in data 04.01.2015, il nostro Consigliere Camarda emetteva un comunicato stampa dove rilevava, con profonda soddisfazione, che “l’Ufficio Servizi Sociali, responsabile del controllo sulla gestione del Servizio SPRAR di accoglienza sociale dei richiedenti asilo, affidato al Consorzio Nuvola, ha rivisto in diminuzione nella rilevante misura di un terzo, il programma di spese per l ‘anno 2014 del predetto Servizio”.
Fin qui tutto bene! Continuiamo: “….prosegue, quindi, il sindacato ispettivo con ancora maggiore vigore stigmatizzando il tentativo, posto in essere dal consigliere comunale Curto, di ostacolarlo in una condizione di conflitto di interesse politico laddove il direttore dello SPRAR è stato candidato con una lista a sostegno del candidato sindaco Domenico Attanasi”. Perbacco! Apriti cielo!
Ma andiamo avanti: “…pertanto il consigliere comunale Camarda chiederà alla commissione competente di riprendere il sindacato ispettivo anche presso la Struttura, che è un servizio comunale, garantendo la privacy degli utenti. Inoltre si invita il dirigente dei Servizi Sociali a svolgere una prerendicontazione periodica mensile dell’Ente concessionario al fine di scongiurare eventuali addebiti da parte del Ministero degli Interni che resterebbero a carico del Comune poiché perverrebbero dopo la conclusione del servizi.
Il consigliere Camarda ribadisce una volta per tutte, anche a chi nella maggioranza aveva dubbi, che non si tratta di una “partita di giro” e che, qui, non è in ballo la xenofobia contro gli extracomunitari ma il rischio-da evitare- che si faccia speculazione sui bisognosi (come accaduto nella Capitale): il che sarebbe peggio.”
L’accostamento alla vicenda “Mafia-Capitale” avrebbe fatto inalberare la Milone a tal punto da farle affermare, sui mezzi di stampa, che: “Sono del tutto prive di fondamento le incaute asserzioni propalate sui social network sia dal sig. Antonio Camarda, consigliere comunale ed esponente politico del movimento Noi ci siamo che dal rag. Antonio De Franco, tendenti ad insinuare dubbi sul corretto impiego di fondi pubblici da parte del Consorzio Nuvola e spintesi, nel caso del Camarda, sino ad operare uno scellerato accostamento tra gestione locale del servizio ai gravissimi fatti che hanno generato l’inchiesta comunemente denominata Mafia-Capitale”. Partono, quindi, le querele.
Da notare che, nella giornata del 09.01.2015, l’organo d’informazione locale “Lo Strillone News” evidenziava, in un suo articolo a cura del direttore Eliseo Zanzarelli del quale riportiamo uno stralcio, quanto segue sulla vicenda: “nel caso di specie e propugnando da sempre le libertà di pensiero, parola, espressione e stampa – senza le quali Lo Strillone non potrebbe neppure esistere – ci schieriamo dalla parte dei querelati (e una querela è una semplice querela, non certo una condanna) perché, in fondo, a loro abbiamo creduto e dato spazio…”; e poi ancora: “Siamo… convinti ci siano modi e modi per affermare un concetto, per difendersi da accuse o illazioni… l’ultimo che conosciamo è quello d’interpellare la Procura, di querelare per reati d’opinione…”. La signora Milone e il consigliere Curto, tenderebbero a imbavagliare chi non è allineato?
Premesso quanto sopra, rimarchiamo la nostra solidarietà ad Antonio Camarda e Antonio De Franco concludendo con una massima del poeta tedesco Bertolt Brecht: “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”.
Il Coordinamento U.R.P. Movimento Politico-Culturale “Noi Ci Siamo” Francavilla Fontana