Francavilla, il consigliere Curto chiede notizie del Piano anticorruzione: «Se esiste, quali sono i settori risultati a rischio?»

Euprepio Curto, consigliere comunale Progetto per l'Italia
Euprepio Curto, consigliere comunale Progetto per l’Italia

Il consigliere comunale di Progetto per l’Italia Euprepio Curto ha depositato un’interrogazione, con richiesta di risposta in Consiglio comunale, indirizzata alla presidente delle assise, Maria Passaro, e al sindaco Maurizio Bruno, per chiedere lumi circa il Piano anticorruzione. Di seguito il testo:

la legge 190/2012 ha posto a carico degli Enti Pubblici l’obbligo di adottare un piano triennale anticorruzione (Ptcp) quale strumento di analisi e monitoraggio dei fenomeni corruttivi che possano annidarsi nella Pubblica Amministrazione;

tra gli obblighi che ne derivano vi è la mappatura dei settori a rischio, nonché le misure che gli Enti medesimi ritengono di dovere adottare al fine di contrastare un fenomeno che incide sensibilmente soprattutto nel settore degli appalti, dei concorsi, delle concessioni e dei sussidi;

tra le misure maggiormente idonee a prevenire i fenomeni di mala amministrazione, la rotazione di dirigenti e funzionari nei settori più sensibili è parsa al legislatore quella più doverosa ed urgente;

di assoluto rilievo appare pure la questione relativa ai ribassi con cui vengono aggiudicati gli appalti, a cui non di rado (rectius: di norma!) seguono varianti in corso d’opera d’importo frequentemente pari ai ribassi medesimi, cosicché l’appaltatore, grazie a tale ingiustificata prassi, giunge a recuperare surrettiziamente gli sconti offerti in sede di gara.

Tutto ciò premesso, l’interrogante chiede di conoscere:

a) se il Comune di Francavilla Fontana ha adottato il Piano triennale anticorruzione;
b) quali siano stati, in tal caso, i settori a rischio emersi dalla mappatura, e quali siano state nel concreto le misure adottate per prevenire fenomeni corruttivi;
c) nel caso non lo abbia ancora adottato, quali siano i motivi per i quali ciò non è avvenuto, e quali siano gli intendimenti al riguardo;
d) quali siano le iniziative che si ritiene di dover assumere, nello specifico, per ciò che concerne la rotazione dei dirigenti e, andando ben oltre le disposizioni della legge 190/2012, di quei dipendenti che, pur non rivestendo tale qualifica, per la delicatezza delle funzioni svolte possono ai dirigenti essere assimilati.

Euprepio Curto
Consigliere comunale – Progetto per l’Italia

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