Per ora si tratta solo di “voci da banchina”. Leggende da marinai, insomma. Che però, si sa, ogni tanto nascondono anche qualche verità. E così, proprio dalla banchina, apprendo del presunto spostamento della Norman Atlantic che da Brindisi potrebbe essere trasportata al porto di Bari. Vantaggi della presunta operazione? Francamente, nessuno.
L’unico problema “insormontabile” sarebbe rappresentato dalle difficoltà degli inquirenti baresi a raggiungere Brindisi ogni giorno. Vero, a queste latitudini l’autostrada è una chimera. Vero pure che i treni son sempre di meno, mentre i ritardi sempre di più. Eppure appare pacifico, anche a fronte delle precedenti operazioni di spostamento della nave da Valona sino al Salento, come sotto l’aspetto della sicurezza sia ben più semplice raggiungere con un mezzo a quattro ruote la nostra bella Brindisi piuttosto che rimorchiare un traghetto di quelle dimensioni e in quelle condizioni. Di più.
Brindisi non è solo bella. Ha anche un porto semplicemente più grande. Più grande di quello di Bari. Più grande e, per certi aspetti, anche meglio servito, con rimorchiatori dotati di un sistema antincendio che mi dicono essere all’avanguardia. E allora, se da anni si parla di un porto sotto sfruttato sotto l’aspetto turistico, meglio che quella nave resti a Brindisi. Dove l’autostrada non arriva, i treni son pochi e i turisti pure.
Ma dove c’è una popolazione che in termini di accoglienza, solidarietà e calore umano non ha nulla da invidiare ad altre città o ad altri porti e dove ci sono operatori in gamba e preparati. E questa non è una leggenda. È un fatto di cui chiunque, ho idea, dovrà tenere conto.
Pietro Iurlaro (Forza Italia)
Senatore della Repubblica