Un’aula magna del liceo classico “Vincenzo Lilla” traboccante di gente, ieri sera, per un atteso ritorno: quello della professoressa Carmela Stasi – più di 20 anni dietro la cattedra di Storia e filosofia – negli inediti panni di scrittrice.
S’intitola “Le radici e le ali” la sua prima fatica letteraria, dedicata al nipotino Alessandro ma, in generale, un inno all’amore, alla gioia e alle conseguenti responsabilità del diventare nonni.
Un libro introspettivo, quello scritto di getto dalla prof quando era alle prese con un periodo difficile della sua vita, essendosi trovata suo malgrado a fronteggiare, con la forza e la tenacia che le sono proprie, situazioni familiari tanto inattese quanto delicate, poi alleviate per l’appunto dalla nascita del nipotino.
A fare gli onori di casa, oltre alla stessa autrice, l’ex storico preside del Lilla e poi provveditore agli studi Francesco Capobianco, il professore Mimmo Tardio e l’ex dirigente scolastico dell’istituto Giuseppe Attanasi.
Gino Cesaria ha invece declamato alcuni tra i più significativi passi dello scritto, intriso di pensieri profondi e – nel perfetto stile dell’amata docente – inviti a “cogitare”. Agli stacchi musicali hanno invece pensato le studentesse Sara Zaccaria e Marica Nardelli.
Lo stesso titolo – “Le radici e le ali” – svela già abbastanza del contenuto: le radici sono quelle dei nonni e, in senso più ampio, quelle che sostengono l’essenza stessa della famiglia; le ali sono, invece, sì quelle del pensiero, ma pure quella testimonianza immateriale e immanente dell’entusiasmo che, nell’animo dei nonni e all’interno del nucleo familiare, produce il miracolo – sempre uguale a se stesso, eppure sempre così diverso – di una nuova nascita.
Se l’esistenza di una donna e di un uomo necessita costantemente di nuovi stimoli per essere davvero piena e al riparo dal nichilismo o – per dirla con Goya – dal sonno della ragione generatore di mostri, l’arrivo di Alessandro – ieri sera, presente, spensierato e iperattivo come solo un bimbo sa essere – per la prof Stasi ha rappresentato, rappresenta tutto questo.
Sensazioni che l’autrice ha deciso di cristallizzare e condividere con gli altri per renderli partecipi della sua propria gioia e perché possano, in qualche modo, spiegarsi quel turbinio di stati d’animo – positivi e non – con i quali ciascuno nel cammin della propria vita si trova a dover fare i conti.
Alessandro non lo sa ancora, ma la sua venuta al mondo ha dato nuova linfa, migliori prospettive a tutti coloro che gli gravitano ogni giorno attorno.
Alessandro è qualunque nipote, Carmela Stasi qualunque nonna.
Il ricavato delle vendite sarà devoluto al centro sociale per minori Annibale Maria di Francia di Oria.