Saranno consegnati all’inizio del nuovo anno i defibrillatori alle tre scuole medie di Francavilla, i cui dirigenti scolastici hanno preso parte questa mattina all’incontro-conferenza stampa convocato nei propri stabilimenti da Soave e Soavegel, i cui dipendenti hanno rinunciato alla tradizionale cena natalizia dello scambio degli auguri per finanziare, con i soldi risparmiati, proprio l’acquisto degli utili e costosi apparecchi salva-vita. A fare gli onori di casa c’erano l’amministratore delegato della Soave, Mimmo Bianco, e quello della Soavegel, Massimo Bianco, che hanno spiegato agli ospiti presenti genesi e dettagli dell’iniziativa.
Oltre ai prèsidi Roberto Cennoma del primo istituto comprensivo, Tiziano Fattizzo del secondo e Francesco Dell’Atti del terzo, al tavolo della sala riunioni Soavegel si sono seduti: il sindaco Maurizio Bruno, gli assessori Anna Maria Padula e Nicola Cavallo e i rappresentanti delle società sportive che fruiscono delle palestre scolastiche. Anche gli atleti, infatti, stando alle precise disposizioni impartite dai finanziatori e recepite da Comune e responsabili scolastici, potranno fruire dei defibrillatori in caso di necessità. C’era anche il comandante del deposito “Spadone” dell’Areonautica Domenico Spalluto, il quale ha auspicato una sempre più stretta collaborazione tra aziende e istituzioni nell’interesse del territorio.
«Si spera ovviamente – ha dichiarato Mimmo Bianco – che queste attrezzature non debbano mai servire a nessuno, ma nel caso ciò dovesse accadere, noi abbiamo fatto in modo di acquistarne di semplici da utilizzare e durature: le batterie durano cinque anni. Inoltre – ha aggiunto – abbiamo previsto anche dei corsi di formazione compresi nel prezzo d’acquisto che dovranno tenere le persone deputate al loro utilizzo in ciascuna delle scuole interessate, sebbene si tratti più che altro di una formalità poiché l’utilizzo è davvero intuitivo grazie alla voce registrata che guida passo passo l’operatore una volta messo in funzione l’apparecchio».
«Ci auguriamo – ha tenuto a dire, alla fine, Massimo Bianco – che questo nostro gesto, non il primo nel corso degli anni, possa fungere da traino per altre imprese solide della nostra città, così che anche altri luoghi pubblici, come per esempio gli impianti sportivi, possano finalmente essere anche quelli dotati di defibrillatori».
La donazione della strumentazione medica è stata accolta con favore tanto dall’amministrazione comunale, che ha fatto in modo di accelerare i tempi del protocollo pubblico-privato, tanto dalle scuole, i cui dirigenti hanno espresso un elogio corale nei confronti di Soave e Soavegel per il gesto nobile e concreto a maggior ragione in un particolare momento storico anche per la scuola. I prèsidi si ritrovano a dover indossare i panni dei manager e a dover quindi far quadrare i conti nonostante l’esiguità delle risorse a disposizione: sia sufficiente dire che troppo spesso e volentieri si chiede alle famiglie un contributo per l’acquisto di materiali consumabili quali acqua, carta igienica, materiale di cancelleria, ecc.
Soddisfazione da parte degli amministratori locali, i quali sono particolarmente attenti a scongiurare tragedie simili a quella di qualche giorno fa a Ostuni, dove al Jean Monnet un improvviso attacco di cuore ha stroncato la vita al 17enne Nicola Convertini durante l’ora di educazione fisica.
Il sindaco Bruno, anche presidente della Provincia di Brindisi, ha assicurato d’intendere farsi carico – magari chiedendo anche in quel caso collaborazione fattiva ai privati – di dotare di defibrillatori tutti gli istituti scolastici del Brindisi che ne sono ancora sprovvisti dopo quelli già comperati dall’ente ai tempi della gestione politica di Massimo Ferrarese.