Se le scuole medie di Francavilla Fontana saranno presto dotate ciascuna di un defibrillatore lo si deve soprattutto a un pensiero nobile, seguito da un gesto concreto, da parte della proprietà e dei dipendenti di Soave e Soavegel, i quali hanno rinunciato a un tradizionale e importante momento conviviale – la cena aziendale degli auguri di Natale a Casa Resta – per garantirsi e garantire a tanti studenti una maggiore sicurezza in caso di emergenza.
Il più classico esempio del rinunciare a qualcosa di proprio e gradito per fare del bene a tutti, nel periodo più propizio e, purtroppo, attuale, considerata la tragedia capitata allo studente del Jean Monnet di Ostuni Nicola Convertini, di appena 17 anni, stroncato da un attacco cardiaco durante l’ora di educazione fisica.
Soave e Soavegel hanno finanziato per intero l’acquisto di sei defibrillatori di ultima generazione e semplice utilizzo, comprensivi dei necessari corsi di formazione, tre dei quali resteranno a servizio degli stabilimenti nella zona Pip, mentre gli altri tre saranno consegnati alle altrettante scuole medie inferiori della Città degli Imperiali e messi a disposizione anche delle associazioni sportive e degli atleti che, nel corso dell’anno, fruiscono delle relative palestre.
L’iniziativa, che sarà presentata domattina 23 dicembre alle 10 proprio nella sala conferenze della Soavegel, parte da lontano, da molto prima che a Ostuni accadesse quel che è accaduto. In tempi non sospetti, diversi mesi addietro, la famiglia Bianco – titolare di Soave e Soavegel – aveva sondato la disponibilità dei dipendenti a rinunciare alla sontuosa cena natalizia, anche in ragione del particolare periodo di profonda crisi, per acquistare appunto i defibrillatori.
Questa sorta di referendum aziendale era stato accolto con un’unanimità di “sì” e tanto entusiasmo dai destinatari. Un plebiscito, insomma. Un plebiscito di sensibilità e – sembra proprio il caso di dirlo – buon cuore. Da sottolineare che il rinfresco di fine anno è da sempre un evento atteso e molto apprezzato da dirigenti, impiegati e operati di Soave e Soavegel, un momento di relax collettivo e di socializzazione – accompagnato da ottimo cibo, beverage e divertimento – dopo un duro anno di lavoro.
Dopo aver consultato i propri collaboratori, Dino, Mimmo, Massimo e Nico Bianco, entusiasti a propria volta, hanno esposto il progetto al sindaco di Francavilla (e poi anche presidente della Provincia di Brindisi) Maurizio Bruno. Quest’ultimo ha apprezzato e fatto anche propria l’idea di Soave e Soavegel, tanto che proprio stamattina – a distanza di mesi e in considerazione della sopravvenuta contingenza del caso di Ostuni – è stata impressa un’accelerata ai fini della consegna.
L’intenzione originaria era quella di dotare degli importanti apparecchi salva-vita anche gli istituti superiori, ma siccome essi rientrano nella competenza della Provincia, sarà lo stesso ente di piazza Santa Teresa, per espressa volontà del presidente Bruno, a occuparsene.
Di questi tempi e al di là di ogni altra, superflua considerazione, un elogio e un ringraziamento sono doverosi nei confronti di realtà quali Soave e Soavegel – dipendenti compresi, anzi in primis – che hanno messo da parte proprie tradizioni e proprio ludibrio in favore dell’intera collettività. Chapeau.
El. Zanz.