Sviene mentre visita il castello di Francavilla: “Una voce mi ha detto di sposarmi qui”. E così è stato. Il ritorno del fantasma Imperiali?

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La sala del Camino, nel castello Imperiali di Francavilla Fontana
La sala del Camino, nel castello Imperiali di Francavilla Fontana

Se si sia trattato del ritorno del celebre “fantasma degli Imperiali” che fino a qualche mese fa ha più volte fatto parlare di sé, o di una più terrena allucinazione uditiva, di una suggestione, o di chissà cos’altro, poco importa. A oguno il suo giudizio. Resta la storia, una vicenda dai contorni misteriosi, a tratti inquietanti, ma anche dall’epilogo felice: quella di un matrimonio celebrato lo scorso mese di ottobre nel castello di Francavilla Fontana perché un fantasma, o meglio una “voce” in dialetto genovese, lo avrebbe suggerito alla promessa sposa durante una visita a Palzzo di città.

Lei, infermiera poco più che trentenne, originaria di Genova ma residente a Taranto, aveva deciso assieme al futuro marito di celebrare il giorno più bello della sua vita tra le mura di un maniero. Ne aveva già visitati parecchi in giro per la Puglia: poi, a maggio, è stata la volta di Palazzo Imperiali, a Francavilla Fontana.

DSC_6304Un passaggio per i corridoi, un’occhiata alle stanze, poi la sala del Camino: prediletta da chi è a un passo dall’altare perché proprio quel focolare ricco di fregi e storia, simboleggia, nella tradizione secolare del castello, l’unione tra la famiglia genovese degli Imperiali e quella degli Spinola. Ed è lì che qualcosa di insolito, di preoccupante, è accaduto sotto gli occhi di diversi testimoni. La donna, mentre uno dei dipendenti comunali illustrava le bellezze e la storia del castello, ha avuto un mancamento. Il viso pallido si è imperlato di sudore, poi il pianto, a dirotto. Soccorsa dai presenti e incalzata dal marito che le chiedeva cosa avesse, la giovane ha risposto di aver sentito una voce: qualcuno, qualcuno non presente nella sala, non fisicamente, le aveva parlato.

La voce era chiara, cristallina, e dall’inconfondibile inflessione dialettale genovese: “Bella mia, finalmente sei arrivata”, le avrebbe detto, in vernacolo ligure. Ma non solo. Secondo quanto spiegato dalla donna chi le avrebbe parlato, l’avrebbe invitata a terminare la sua ricerca per i castelli della Puglia: “Mi ha detto che dobbiamo sposarci qui”, ha riferito al marito. E poco altro.

Ora quella vicenda, a distanza di mesi, è giunta al suo epilogo. Vera o meno che fosse quella “voce”, la giovane coppia ha deciso di convolare a nozze e celebrare il matrimonio proprio nella sala del Camino, fra le mura del castello di Francavilla, lo scorso mese di ottobre. Così come quella “voce” aveva suggerito. Una cerimonia ricca di sfarzo, ma anche di suggestione. Soprattutto perché la sposa, quella voce, l’ha sentita di nuovo, appena rimesso piede nella sala. La solita “voce” genovese, come di Genova era la famiglia Imperiali. Dettaglio che lei, conterranea dei principi liguri, ignorava del tutto.


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