“Natale a Francavilla senza addobbi e luminarie, un grave danno per la nostra economia”

Corso Umberto, Francavilla Fontana
Corso Umberto, Francavilla Fontana

Domenico Attanasi
Domenico Attanasi

“Riteniamo di non eccedere in pessimismo se affermiamo che la mancanza, ad oggi, di addobbi natalizi e di luminarie lungo le vie della città degli Imperiali rappresenti un segno tangibile di quanto Francavilla Fontana, a dispetto dei proclami elettorali, sia ancora una città ‘spenta’, in ogni senso”. Per il consigliere comunale d’opposizione Domenico Attanasi e il dirigente del suo movimento “Idea”, a Francavilla, causa carenza di atmosfera, il Natale sembra non essere arrivato. Lo lamentano in una nota con la quale criticano l’amministrazione comunale targata Maurizio Bruno, rea di non aver ancora provveduto a illuminare a festa le vie del paese.

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“Il giudizio – scrivono gli autori della nota – è ancora più severo se solo si paragoni il clima dimesso che si respira per le vie del centro con l’aria di festa che oramai da settimane pervade i grossi insediamenti commerciali e soprattutto l’abitato dei comuni limitrofi. Sia ben chiaro: questa volta l’abusato refrain della mancanza di risorse economiche c’entra assai poco. Del resto, con la delibera di Giunta Comunale n. 351 il Comune ha stanziato ben 9.000 euro, già appostati in bilancio, proprio per l’installazione delle luminarie natalizie. Non deve trascurarsi che si tratta di risorse pubbliche messe insieme con i non pochi sacrifici di tutti i contribuenti, e quindi anche dei commercianti”.

Francavilla Fontana, via Roma
Francavilla Fontana, via Roma

“Il punto è che l’Amministrazione Comunale si è attivata con incredibile ritardo, vale a dire solo in data 1.12.2014, ovvero già a ridosso delle festività e nell’imminenza del lungo ponte dell’Immacolata, segno tangibile dell’approssimazione che anche in questa occasione ha contraddistinto l’operato degli attuali reggenti di Palazzo Imperiali. E guai se si liquidasse la questione come una delle tante strumentalizzazioni politiche di fatti sostanzialmente marginali. Perché la colpevole inerzia dell’amministrazione, la mancata organizzazione di attività ludiche e culturali di supporto collaterale (pur nel rispetto della sobrietà), ha costituito fino ad oggi un freno per l’iniziativa dei privati e più in generale per l’economia locale e per la vocazione commerciale della città”.

“In altri termini – concludono Prete e Attanasi – se si vuole invertire la tendenza è indispensabile che non si agisca mai più con trascuratezza e che le iniziative siano assunte per tempo. Per questa volta, anche questa volta, a pagarne le conseguenze sono stati purtroppo gli esercenti locali, del tutto abbandonati a se stessi e già alle prese con enormi difficoltà. A goderne, invece, gli imprenditori insediati nei comuni limitrofi e le grosse catene commerciali. L’ennesima mortificazione che incide negativamente sull’economia, sul decoro urbano e sull’immagine complessiva di Francavilla.

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