Diego De Lorenzis, deputato leccese del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione parlamentare per avere risposte sulla anomala situazione della Sclerosi laterale amiotrofica nell’area di Manduria
“Grazie ai cittadini attivi e informati nell’area di Manduria – dichiara il deputato salentino Diego De Lorenzis (M5S) – ho appreso che sono presenti sei casi di SLA in una popolazione di circa 30.000 abitanti, contro una media nazionale di circa cinque casi ogni 100.000 abitanti: quasi il quadruplo rispetto alla media”. Recentemente è stato dimostrato un eccesso di casi tra i reduci della guerra del Golfo sospettando l’esposizione a pesticidi, gas nervini ed altre sostanze chimiche tossiche. Un altro eccesso è stato rilevato tra gli sportivi in conseguenza dell’intensa attività fisica o del doping.
“La particolare incidenza nel territorio di Manduria – continua De Lorenzis (M5S) – indicherebbe che all’origine di questa malattia potrebbe esserci l’inquinamento di natura ambientale, che si manifesta anche con la degenerazione dei motoneuroni, le cellule depurate al controllo del movimento, della deglutizione e della respirazione”. Per far fronte al problema dell’inquinamento causato da sversamenti illegali di rifiuti nella zona, sono state adottate moderne tecnologie, come la dissociazione molecolare che consiste in un processo di gassificazione e si applica nel trattamento di rifiuti urbani, per piccole comunità e altra tecnologia utilizzata è “all’arco plasma”. Il plasma è il quarto stato della materia (solido, liquido, gassoso), ottenuto mediante una scarica, fornita attraverso un arco elettrico, che consente di ottenere la ionizzazione di una corrente gassosa.
“L’esecutivo deve far luce sull’atroce situazione e intervenire con la massima urgenza – conclude il deputato salentino 5 Stelle – Per questo, chiediamo di predisporre uno screening epidemiologico per il tramite dell’Istituto Superiore di Sanità sulla popolazione residente nell’area di Manduria e dei comuni limitrofi nella provincia di Taranto. Occorre mettere in moto tutte le forme di controllo del territorio pugliese, per fermare il criminale e illecito sversamento di rifiuti tossici in qualunque area, in particolar modo nelle zone agricole e ad alta densità abitativa. L’obiettivo è la salvaguardia della salute dei cittadini, la salubrità dell’acqua, del terreno e dell’aria”.