di ELISEO ZANZARELLI
Il caso dell’ex studente “scomparso” dall’archivio dell’istituto tecnico commerciale (ora Ites) “Giovanni Calò” di Francavilla Fontana si sgonfia considerevolmente: i documenti che certificano la sua frequenza scolastica sono stati recuperati e quando deciderà di recarsi in segreteria gli saranno tranquillamente consegnati.
Le attività di ricerca hanno richiesto un extra in termini d’impegno da parte del personale amministrativo, ma la questione può dirsi definitivamente chiusa, come conferma la Dsga (Direttrice dei servizi generali e amministrativi) Palmira Maci: «Si è trattato di un caso un po’ più complesso del solito – spiega – per due ordini di motivi: intanto, l’ex allievo non aveva conseguito il diploma, quindi il suo nominativo non compariva in alcun registro dei diplomati, ma aveva frequentato questo istituto per soli due anni sul finire anni ’70, poi si era ritirato; in secondo luogo, i metodi di catalogazione di un tempo non corrispondevano a quelli di adesso, quindi è stato necessario interpretare l’ordine seguito dai colleghi in quegli anni per recuperare i dati che ci erano stati richiesti».
Da segnalare che in passato alla “Calò” si sono verificati un incendio e un allagamento che, pure di lievi entità, hanno costretto a spostamenti e risistemazioni della documentazione.
Tornando all’attualità, nessuna trasposizione nella realtà del film “Immaturi” del 2011, per la regia di Paolo Genovese, dunque: «No, no – conferma la dirigente scolastica, professoressa Maria Antonietta Todisco – abbiamo già contattato il diretto interessato a ché venga a ritirare il suo documento, ma per lui non ci sarebbero stati in ogni caso problemi poiché avrebbe potuto comunque effettuare un’autocertificazione e in seconda battuta, contattata dal soggetto destinatario di quel documento, sarebbe stata la scuola ad attestare la veridicità delle sue dichiarazioni».
Queste le dichiarazioni rese ex post, ma prima di interloquire e chiarire l’accaduto con i responsabili della scuola, noi de Lo Strillone abbiamo chiesto proprio alla dirigente il permesso di fare un esperimento, una prova sul campo circa l’effettiva completezza dell’archivio…
Si dà il caso che uno dei nostri collaboratori, Alfredo Carbone, abbia frequentato proprio la “Ragioneria” di Francavilla, diplomandosi nel 2000. E allora quale migliore occasione per sfruttarlo come “gancio” e far chiedere a lui un attestato di frequenza allo sportello della segreteria studenti?
La professoressa Todisco ha accettato di buon grado la nostra “sfida” e, anzi, si è prestata a indossare per una volta i panni dell’addetta al front office. È lei, infatti, a riceverci e a cimentarsi in prima persona nelle ricerche… L’esito? È nel video qui sotto: