Si riceve e pubblica dal consigliere regionale e comunale di Francavilla Euprepio Curto a proposito dell’Itis Enrico Fermi, del cui spostamento – atteso da anni e bloccato per questioni tecniche e burocratiche – ha parlato nei giorni scorsi anche il sindaco di Francavilla e presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno, annunciando un incontro con i dirigenti dell’ente per tentare di addivenire a una soluzione:
E’ mai possibile che un traliccio dell’Enel – seppure allocato nell’area all’interno della quale dovrebbe sorgere la nuova sede dell’Istituto Tecnico Industriale “ E. Fermi di Francavilla Fontana – possa impedire la realizzazione di una struttura da cui potrebbe dipendere gran parte del rilancio della città? Molto onestamente no!
A meno che non vi siano questioni di altra natura (in primis eventuale mancanza o insufficienza di risorse finanziarie), la questione del traliccio si sarebbe potuta affrontare e risolvere già da tempo, e più precisamente da quando cercai, senza troppa fortuna, di proporre alla Provincia le più opportune iniziative, sia direttamente, durante l’Amministrazione Errico, sia indirettamente, durante quella successiva.
La tesi che ripropongo all’Amministrazione Bruno è sostanzialmente quella di organizzare un tavolo con Enel affinché il colosso elettrico provveda urgentemente all’incombenza a proprie esclusive spese.
I motivi? Ve ne sono molti, di mera opportunità politica che, ove richiamati, suonerebbero offesa all’intelligenza di chi legge.
Ma ve ne è soprattutto uno che non ha bisogno di interpretazioni autentiche per chiedere con forza che, molto semplicemente, Enel faccia oggi ciò che ha già fatto ieri.
Ieri (diciamo non proprio ieri, ma stiamo a cavallo tra il 1995/1996) Enel, presieduta da Chicco Testa, rimosse a sue spese un traliccio allocato in zona C4 e C5 che ostacolava l’urbanizzazione della zona, e con essa la salute dei cittadini.
Come si giunse a tale soluzione allora, e come si potrebbe giungere alla stessa identica soluzione domani, non sta a me specificarlo, anche perché tra i tanti scienziati che invocano il ricambio generazionale sicuramente ci sarà qualcuno meno ignorante di altri, capace di sapersi muovere in tale direzione.
Se poi il problema è la mancanza o l’insufficienza di risorse finanziarie, lo si dica in maniera chiara, e ci si attrezzi per superarlo, tenuto conto che, se si ha la competenza e l’autorevolezza politica necessaria a mettere intorno ad un tavolo i (tanti) soggetti interessati ad un centro Itis di eccellenza, anche questo problema diventa agevolmente superabile.
Tutto il resto è noia… disse qualcuno, o fuffa, come disse qualcun altro.
Euprepio Curto, consigliere regionale e Comunale