Com’è naturale da ormai troppi anni, alla gioia per le vittorie del basket made in Francavilla – e questa volta la vittima eccellente, nel torneo Dng risponde al nome di Enel Brindisi – segue l’amarezza per il palazzetto dello sport, che qui si attende da ormai 40 anni. L’occasione stavolta è stata offerta da un commento su facebook dell’attuale assessore allo Sport, Nicola Cavallo, il quale, gioendo per l’affermazione dei francavillesi 69-65 nientemeno che su Brindisi (la cui prima squadra è capolista a punteggio pieno in serie A), ha scritto: «Complimenti per la splendida prova offerta dei ragazzi del Basketfrancavilla1963 che militano nel primo campionato Nazionale DNG… Battere una compagine come l’Enel Brindisi non è da tutti… Forza Ragazzi Continuate cosi ,siete l’orgoglio della città». Letto il commento e incassati i complimenti, uno dei patron della Soavegel, Mimmo Bianco, ha colto giustamente la palla al balzo – è proprio il caso di dirlo – per ricordare all’amministratore la cronica lacuna-palasport. Dapprima in modo simpatico, Bianco ha scritto: #lupalazzettu (ashtag e dialetto, modernità e tradizione, per rendere meglio l’idea), poi si è fatto serio e ha ricordato all’interlocutore gli impegni assunti e – cause di forza maggiore o meno – non mantenuti dalla politica in tutto questo tempo.
Al primo commento di Bianco, Cavallo si è attenuto al tono scherzoso e ha risposto: #Molufacimu (ora lo facciamo). Bianco ha replicato così: #primacusiccamugrazie.
Al che, l’assessore ha speso qualche parolina in più: «Caro Mimmo Bianco, il palazzetto era una priorità anche prima che vincessero i ragazzi! E’ giusto che Francavilla e i Francavillesi abbiano diritto ad avere un tempio dello sport, l’impegno da parte della amministrazione e’ e sarà quello di completarlo… P.S. Per il momento non posso solo che ringraziarti per l’impegno che metti per sostenere questa squadra!».
La risposta di Bianco non si è fatta attendere: «Caro Nicola Cavallo, sosteniamo la squadra di basket fin dalla metà degli anni 70, allora si chiamava Libertas Francavilla. Si giocava all’aperto nell’ente Fiera e si recuperavano i palloni nella fontana adiacente o peggio ancora tra le spine delle piante grasse che la ornavano. Fin da allora la sensibilità delle Amministrazioni era scarsissima, forse meglio dire inesistente. Il campo in cemento, la delimitazione del campo da gioco, i canestri, l’illuminazione, tutto era ottenuto grazie alla disponibilità dello sponsor e di tanti simpatizzanti che contribuivano con il denaro, con il lavoro e con l’impegno personale, alla realizzazione dei bisogni primari di una società sportiva. Erano i tempi, per dirne una, quando non c’erano i soldi per offrire l’acqua alla squadra avversaria ed allora si riempivano alla fontana sempre le stesse bottiglie fin dall’inizio del campionato, facendo finta di aprirle davanti a loro…
Grande Gino! Camarda intendo. Bene, già allora si parlava di palazzetto.
A me non importa se l’attuale Amministrazione sarà più capace o più “fortunata” delle precedenti, a me importa che l’obiettivo si raggiunga e che la nostra Città abbia finalmente una struttura capace di far crescere tutte le società sportive che operano sul territorio. Non illudiamo ulteriormente gli sportivi ed i Cittadini. Se sarà possibile trovare le risorse per risolvere il contenzioso e completare l’opera, allora date tempi e soluzioni. Se non si potrà, ditelo, ce ne faremo una ragione. Non sarà stata mica tutta colpa vostra, vorrà dire che aspetteremo ancora 40 anni! Caro Nicola, non è sufficiente la “volontà ” per sentirsi diverso da chi vi ha preceduto, né tanto più per sentirsi a posto con la coscienza. Così come la speranza non è una strategia. A presto».
E infatti a Francavilla di palazzetto si parla pressoché da sempre, in particolare da quando la famiglia Bianco ha preso in carico la squadra di basket e l’ha portata a essere protagonista a livello prima locale, poi nazionale. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, ma per quanto concerne questa importante opera pubblica non sostanzialmente cambiato nulla, se non l’avvio dei lavori in via Fabio Filzi sotto l’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Vincenzo della Corte, lavori però poi bloccatisi a causa dei soliti contenziosi sorti con la ditta appaltatrice. Contenziosi che hanno indotto il commissario prefettizio Mariarita Iaculli a cessare il contratto e di fatto a bloccare il completamento dell’opera all’85 per cento.
L’attuale amministrazione di centrosinistra, appena insediatasi, ha annunciato d’intendere indicare come prioritario il palazzetto al governo nazionale così da ottenerne lo sblocco, ma finora – a parte diversi sopralluoghi – non risultano novità di rilievo in merito. Tanto che, come purtroppo ormai da anni, la prima squadra della Soavegel Basket Francavilla è costretta a disputare lontano dalle mura amiche le proprie partite casalinghe. Gli allenamenti, invece, si tengono nella striminzita palestra della scuola media San Francesco. Al di là delle polemiche e anche dei proclami, si spera tutti – non solo i vertici della Soave, ma anche i tifosi e le altre squadre sportive della città – che questa possa essere la volta buona. Si spera sì, ma senza illudersi e poi dover fare i conti con il rischio di bruciore – per impiegare un eufemismo – conseguente a una nuova, cocente delusione.